Ripreso anche da Rai3, il dittico verista Cavalleria rusticana di Mascagni e Pagliacci di Leoncavallo torna in Arena dopo quindici anni, nella magia delle nuove produzioni 2021 che uniscono scene architettoniche e immagini digitali. Lo spettacolo è un omaggio al grande cinema italiano, dal neorealismo in bianco e nero, evocato dalla Valle dei Templi, Biblioteca Vaticana e Musei Vaticani, al colorato e onirico universo di Federico Fellini, con il patrocinio del MiC. Debutto stagionale per Fabio Sartori e primato storico per Maria José Siri, che interpreta Santuzza e Nedda nella stessa serata.
Nell’atto unico di Mascagni, il tenore turco Murat Karahan, applaudito interprete anche in Aida, si conferma Turiddu dopo la prima rappresentazione accanto alla Lola di Clarissa Leonardi e alla Lucia di Agostina Smimmero. Il baritono romeno Sebastian Catana, dopo il successo come protagonista di Nabucco, torna nel doppio ruolo del villain sia in Cavalleria rusticana che in Pagliacci: un impegno notevole, già sostenuto in passato dallo stesso Catana e da altri colleghi.
Mentre quella di Maria José Siri, protagonista femminile di entrambe le opere, è un’impresa finora inedita nella storia areniana, data la diversità delle caratteristiche vocali richieste ai ruoli di Santuzza e Nedda. A completare il cast di Pagliacci concorre il Peppe/Arlecchino del giovane Riccardo Rados, l’appassionato Silvio di Mario Cassi e la partecipazione di prestigio di Max René Cosotti e Dario Giorgelè come contadini.
L’acclamato tenore trevigiano Fabio Sartori, più volte protagonista di serate verdiane e pucciniane, debutta al Festival 2021 come interprete di Canio/Pagliaccio per la sola recita di domani.
Al Coro preparato da Vito Lombardi e all’Orchestra della Fondazione Arena, diretti dal maestro Marco Armiliato, si aggiungono le giovanissime voci bianche di A.LI.VE. dirette da Paolo Facincani. Mimi, figuranti e il Ballo areniano completano una serata di grande spettacolo nel millenario anfiteatro.
La settimana prosegue con le terze rappresentazioni de La Traviata e Nabucco, rispettivamente venerdì 23 e sabato 24 luglio, sempre alle 21.