avvocatoinprimafila il metodo apf

The Porcelain Room – Chinese Export Porcelain

© Ph. Richard Valencia |

Comunicato Stampa:
Fondazione Prada presenta “The Porcelain Room – Chinese Export Porcelain”, una mostra curata da Jorge Welsh e Luísa Vinhais che esplora il contesto storico, la finalità e l’impatto delle porcellane cinesi da esportazione, a Milano dal 30 gennaio al 28 settembre 2020. 

“The Porcelain Room” riunisce esempi di porcellane realizzate tra il XVI e il XIX secolo per diversi mercati, gruppi sociali e religiosi. Il progetto dimostra l’efficienza dei produttori cinesi nell’intercettare le domande e le sensibilità di ogni singolo segmento di mercato, adattando la loro attività alle diverse esigenze. Nonostante le ceramiche cinesi siano conosciute al di fuori della Cina già durante la dinastia Tang (618-907) e abbiano raggiunto l’Europa all’inizio del XIV secolo, l’esportazione delle porcellane aumenta considerevolmente raggiungendo ogni regione del mondo solo dopo l’apertura delle rotte marittime verso est da parte dei portoghesi nel 1513. Durante la dinastia Ming (1368-1644) il mercato di esportazione diventa sempre più fiorente, inizialmente con il commercio delle porcellane celadon e smaltate blu. Quando gli europei iniziano a scambiare e commissionare le porcellane per importarle in Occidente, queste diventano la prima merce venduta a livello globale.

“The Porcelain Room”, che si svolge al 4° piano della Torre, raccoglie oltre 1.700 porcellane cinesi da esportazione. La mostra si inserisce in un ampio raggio di ricerche che la fondazione ha intrapreso, estendendo la propria attività a una pluralità di linguaggi espressivi che superano i confini dell’arte contemporanea. Senza creare gerarchie e distinzioni tra arti visive, artigianato, design e produzione in serie, la mostra sottolinea il valore creativo delle porcellane cinesi da esportazione rivelandone la raffinata lavorazione a un pubblico più vasto non formato da soli esperti. La scelta di allestire “The Porcelain Room” in uno degli spazi della Torre, che ospita una selezione di opere della Collezione Prada, innesca un dialogo tra antico e contemporaneo e un confronto tra raccolte di oggetti e installazioni provenienti da universi culturali differenti.

Suddiviso in tre sezioni, l’allestimento è concepito come una stanza nella stanza, una struttura rivestita di velluto marrone, che include diverse vetrine espositive e uno spazio intimo decorato in oro. La sezione iniziale e centrale della mostra include il maggior numero mai esposto finora di porcellane della dinastia Ming decorate con elementi iconografici europei e realizzate tra l’inizio del XVI secolo e la metà del XVII secolo. “First orders” è un termine abitualmente attribuito alle prime commissioni di porcellane cinesi da parte dei portoghesi dopo il loro arrivo in Cina. All’inizio del XVI secolo, i portoghesi detengono il primato nel commercio della porcellana tra la Cina e l’Europa e per primi commissionano porcellane decorate con motivi occidentali. Gli esemplari attualmente esistenti di “First orders” sono molto rari, soltanto 150 oggetti sono sopravvissuti fino ai nostri giorni. Oltre 45 esempi sono stati selezionati per questa mostra, in prestito dalle principali collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, e rappresentano l’intera gamma di prime commissioni europee in termini di tipologia, iconografia e periodo di realizzazione. La prima parte della mostra include inoltre un gruppo ridotto di pezzi rari realizzati per il mercato islamico, che presentano iscrizioni in persiano o arabo, e un esempio di ciotola safavide che copia l’originale cinese.

La seconda sezione comprende un’ampia selezione di oggetti di uso quotidiano che raffigurano forme naturali e sorprendenti come animali, frutta e vegetali e intende esplorare l’impatto e l’esotismo delle stoviglie cinesi create per i mercati occidentali. Questi oggetti sono realizzati intorno al 1760 per comporre straordinari servizi da tavola con lo scopo di intrattenere gli ospiti durante le cene organizzate da ricche famiglie. Le fonti di ispirazione per la realizzazione di questi elementi sono soprattutto esempi di ceramiche occidentali prodotte nelle manifatture di tutta Europa come la Höchst e la Meissen in Germania e la Real Fábrica do Rato di Lisbona.

La terza parte rende omaggio alla tradizione delle sale di porcellana, le magnifiche installazioni create nei palazzi e nelle case aristocratiche europee nel XVII secolo e nel XVIII secolo composte da porcellane cinesi e specchi, pannelli smaltati e decorazioni in legno intarsiato d’oro. Stanze straordinarie furono create in tutta Europa, e in particolare in Portogallo, Spagna, Paesi Bassi, Inghilterra, Francia, Germania e Danimarca. Alcuni degli esempi più rappresentativi sono stati conservati fino a oggi, come il soffitto del Santos Palace di Lisbona, realizzato tra il 1667 e il 1687, e la sala di porcellana del Castello di Charlottenburg di Berlino, costruita tra il 1695 e il 1705. Queste stanze ed elementi architettonici sono accomunati dall’uso della porcellana che viene trasferita in un’altra dimensione diversa dalla sua funzione originale. Ogni dettaglio contribuisce a creare un ambiente speciale, colorato, esotico, ibrido e indimenticabile, dove i visitatori sono trasportati verso culture e terre lontane.

Fonte

Exit mobile version