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Un mese al Festival del Digitale Popolare, la prima edizione a Torino

Due giorni di confronti sulla rivoluzione digitale nella vita delle persone

A un mese dall’inaugurazione, procede la definizione di ospiti e programma del Festival del Digitale Popolareprimo evento italiano dedicato alla cultura e alle policy digitali, organizzato dalla Fondazione Italia Digitale.

Il digitale permea la nostra vita quotidiana e per poter svolgere la sua funzione principale – semplificare la vita dei cittadini – deve essere semplice, equo, concreto e alla portata di tutti. Ecco il perché di questo Festival: affrontare il digitale da punti di vista molteplici, non solo con esperti e figure istituzionali, ma anche insieme a personaggi di altri mondi, dalla cultura allo spettacolo, dallo sport all’innovazione. Un pezzo di strada verso la digitalizzazione del Paese è già stato fatto, ma il digitale va reso ancora più popolare e in questo il Festival servirà per tracciare una via per dire cosa si deve fare, ma anche per raccontare i risultati raggiunti.

IL PROGRAMMA

Il weekend del Festival sarà preceduto da un’anteprima, venerdì 7 settembre presso La Centrale di Nuvola Lavazza, focalizzata su cloud e data center e sulla dimensione dell’impresa digitale e innovativa.

Sabato 8 – giornata centrale e più “pop”, al Cap10100 – porterà l’attenzione su quegli aspetti del digitale che toccano più da vicino la vita di tutti, a partire dall’apertura del Festival che sarà incentrata sul tema della PA digitale. Si affronterà poi il rapporto tra sport, tecnologia e diritti: innovazione tecnologica e social media stanno infatti aprendo nuove relazioni tra sportivi e tifosi e nuove opportunità di fruizione e intrattenimento. Gli atleti, inoltre, sempre più spesso sono protagonisti nelle lotte per l’allargamento dei diritti. Dallo sport ai libri e ai musei e all’uso intelligente che si può fare del digitale e delle piattaforme per la promozione e la divulgazione culturale, con gli esempi eccellenti degli Uffizi di Firenze e del Museo Egizio di Torino. Si parlerà poi di scuola 4.0 e di digitale per la didattica; di satira e censura al tempo dei social media, sempre più influenzata da un approccio ironico e iconografico, e dei limiti, se esistono; di sanità digitale e di quanto le tecnologie possono rendere più efficace l’erogazione e la fruizione dei servizi, snellire la comunicazione tra strutture sanitarie e cittadini, semplificare i sistemi di prenotazione; di lotta per i diritti dentro e grazie alle piattaforme, dove temi quali identità sessuale, rispetto della diversità etnica e religiosa, body positivity, superamento dell’abilismo guadagnano spazio rispetto all’indifferenza dei media mainstream e danno una nuova consapevolezza a tantissimi, non solo ai più giovani. Mobilità e città digitali e sostenibili sarà il tema dell’ultimo panel del sabato: dopo due anni di distanziamento, la ripresa degli spostamenti è più consapevole e responsabile. Il digitale lo rende possibile, anche il racconto della ripartenza.

Domenica 9 settembre sarà La Centrale di Nuvola Lavazza a ospitare la seconda giornata del Festival, quella più istituzionale, dedicata alla PA, le policy, il governo. Al centro la Blue & green revolution e il 5G: le due transizioni gemelle, digitale ed ecologica, sono la grande occasione per l’Italia di ripartire e rinascere. Si prosegue con un confronto su comunicazione e informazione post pandemia, tra digitale, podcast e mainstream, chiude la mattinata un panel su scenari e futuro del digitale.

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