Baldo Diodato, Linee, 2018
Orari: dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 14.00 (chiusura al pubblico ore 13.30)
Da mercoledì 18 dicembre le sale del Castello di Copertino ospiteranno la mostra Under pressure. Baldo Diodato a Copertino.
Baldo Diodato è tra gli artisti italiani più interessanti della sua generazione, per la capacità di rileggere la storia architettonica e sociale dei luoghi attraverso un linguaggio plastico di derivazione minimalista. La mostra al Castello di Copertino è una selezione ragionata delle opere dell’artista attraverso i suoi anni di attività, che restituiscono il fulcro della ricerca di questo sperimentatore nomade. Insieme ai lavori verrà presentata un’installazione realizzata ad hoc con gli studenti degli istituti scolastici e dell’Accademia di Belle Arti di Lecce ed una performance che l’artista realizzerà insieme ai cittadini di Copertino nel centro storico della città.
Nato a Napoli nel 1938,dove si forma all’Accademia di Belle Arti per poi proseguire i suoi studi all’Accademia Albertina di Torino, dal 1966 ai primi anni Novanta, vive a New York per poi trasferirsi, nel 1992 a Roma.
Il confronto con la straordinaria e millenaria storia di Roma risulta di grande ispirazione: il maestro infatti utilizza grandi fogli dall’alluminio per realizzare calchi di sanpietrini e pavimentazioni antiche, attraverso un processo di acquisizione di tracce, anche infinitesimali, lasciate da milioni di persone in transito per le vie e le piazze. Realizza così altorilievi e bassorilievi che sintetizzano ciò che lo ha sempre ossessionato: il valore assoluto della forma.
Si basa infatti su un processo creativo che riguarda le metodologie dell’arte pubblica il percorso di Baldo Diodato, che spesso realizza i propri progetti chiedendo la collaborazione attiva delle comunità delle città in cui opera.
Lea Vergine, in occasione della mostra personale dell’artista alla Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli nel 1966, l’ha definito, non a caso, “un assembleur dei nostri giorni”, aggiungendo che “Diodato è meridionale, sfacciatamente barocco, decorativo, ornamentale. Diodato è uno scenografo capace di mimare, la sagrestia, il cabaret, la vetrina dei grandi magazzini e l’altare, trasformando ironicamente tutto quanto i mass-media e il kitsch veicolano con assillo costante”.
Osservando oggi l’intera ricerca di Diodato emerge una doppia e persistente costante, che congiunge tra loro anche opere concepite a distanza di cinquant’anni e oltre: la pluralità dei materiali, anche industriali, adottati (con l’annessa capacità da eccentrico bricoleur di associarli) e la volontà di riflettere sulla conservazione di oggetti e visioni che rappresentano esempi di resistenza della memoria.
Di seguito il Programma degli eventi:
Lunedì 16 dicembre
Ore 9.00-11.00: Castello di Copertino – incontro con l’artista, gli studenti degli istituti scolastici e i cittadini;
Ore 16.00: Accademia di Belle Arti di Lecce – talk con l’artista;
Martedì 17 dicembre
Ore 9.00-14.00: Centro storico di Copertino – performance collettiva con l’artista;
Mercoledì 18 dicembre ore 17.30
Inaugurazione della mostra
Interverranno:
Balbo Diodato, Artista
Mariastella Margozzi, Direttore del Polo Museale della Puglia
Pietro Copani, Direttore del Castello di Copertino
Sandrina Schito, Sindaco di Copertino
Andrea Rollo, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce
Luigi Puzzovio, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce
Lorenzo Madaro, Curatore d’arte e docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce.
La mostra, che vede come partners il Comune di Copertino e l’Accademia di Belle Arti di Lecce, è stata realizzata grazie al sostegno dello sponsor Impresa Leopizzi 1750 srl.
Il fotografo del Polo Museale della Puglia, Beppe Gernone, documenterà tutte le attività di allestimento e preparazione della performance e della mostra: gli scatti saranno parte integrante del catalogo, a cura di Pietro Copani e Lorenzo Madaro, che sarà editato subito dopo l’inaugurazione.
In mostra anche video e altro materiale legato alla storia di Diodato.