Designer, linguisti, pedagogisti, educatori sono tante le voci che, da dicembre 2024 a aprile 2025, daranno vita a “Immaginare i futuri dell’educazione”, un calendario di cinque seminari internazionali aperti alla cittadinanza che farà di Arezzo un centro di ricerca sui temi dell’educazione.
Il progetto, ideato dalla Fondazione Arezzo Comunità con l’Università degli Studi di Siena, vede il coordinamento scientifico di Loretta Fabbri e Mario Giampaolo (entrambi docenti dell’Università degli Studi di Siena) e apre la strada alla costruzione di una vera e propria “Biennale dell’educazione”.
L’obiettivo è quello di indagare su questa materia osservando cosa accade nel mondo e confrontandosi sulle modalità con cui nazioni diverse offrono servizi educativi, nella volontà di conoscere buone pratiche e condividere visioni di futuro.
Una scommessa che, per alcuni mesi, trasformerà Arezzo in una città-laboratorio, capace di tenere insieme studiosi e professionisti, istituzioni e cittadini, nella certezza che la sfida educativa è una sfida di comunità.
Il primo appuntamento in programma è previsto per mercoledì 4 dicembre alle ore 15.00 nelle aule universitarie all’ ex mercato delle Logge del Grano; protagonista la designer e artista Rosan Bosch che dialogherà con Loretta Fabbri (Università di Siena), Mario Giampaolo (Università di Siena), Francesca Bracci (Università di Siena) e Claudio Melacarne (Università di Siena). Fondatrice e direttore creativo dello Studio Rosan Bosch, con sede a Copenhagen, Bosch ha ottenuto importanti riconoscimenti per i suoi lavori che l’hanno portata in tutto il mondo. Il suo portfolio comprende la progettazione di ambienti per una grande varietà di istituzioni educative, tra cui la progettazione della scuola svedese Vittra presso Telefonplan.
Gli incontri di “Immaginare i futuri dell’educazione” proseguiranno poi con nuovi appuntamenti che vedranno la presenza della linguista Dalila Bachis (gennaio 2025), del toy designer Cas Holman (febbraio 2025), del Anji Play founder Cheng Xuequin (marzo 2025) e della pedagogista Maura Striano (aprile 2025).
“Dopo i molti investimenti fatti nel settore educativo (dalle assunzioni degli educatori, alla formazione fino ai molti laboratori e a nuovi spazi educativi) – commenta Lucia Tanti, presidente della Fondazione Arezzo Comunità – oggi Arezzo ha la forza per diventare una città laboratorio forte del proprio modello ma anche disponibile a trovare altre risposte e nuovi paradigmi. Cinque seminari internazionali in cinque mesi, saranno l’occasione per aprire una finestra sul mondo della educazione con la capacità di tenere insieme ricercatori, scienziati, educatori e cittadini. Nessun settore è più vivo e comunitario di quello educativo, Arezzo si candida a misurarne le innovazioni con una visione libera e aperta”.
“Educatrici, educatori, genitori, nonni, referenti dei servizi, politici e amministratori sono di fronte a mondi incerti, immaginabili, ma non prevedibili – afferma Loretta Fabbri, Presidentessa del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università di Siena e coordinatrice scientifica della biennale -. Quali pratiche educative immaginare per bambine e bambini? In quali servizi educativi? In quali contesti informali? Queste sono alcune delle domande che la Conferenza, intesa come luogo di confronto scientifico, istituzionale e internazionale per l’innovazione delle pratiche del sistema integrato 0-6 nazionale, vuole affrontare”.