I-AER, Istituto di Ricerca Economica Applicata fondato da Fabio Papa, ed Uniscientia Academy, istituto di alta formazione per le certificazioni ICT, hanno presentato martedì 7 marzo, presso il Grand Hotel Villa Torretta, il Master in “Scienze Imprenditoriali”, primo ed unico percorso di specializzazione in Italia per imprenditori di tutte le età che desiderino acquisire competenze manageriali concrete o progredire nella loro carriera.
L’evento ha riscontrato particolare successo di pubblico, con oltre centocinquanta invitati, grazie alla tavola rotonda che lo ha aperto, dedicata alle sfide dell’imprenditoria in Itala nel 2023. Questa ha visto un confronto tra le personalità di maggior spicco nel panorama imprenditoriale italiano.
Aperta da un saluto istituzionale dell’On. Paola Frassinetti, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’istruzione e del merito, è stata moderata da Gabriella Rania, donna e giovane imprenditrice: un evento, dunque, di imprenditori per imprenditori.
Sono intervenuti Fabio Papa, docente di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Macerata e alla Business School de Il Sole 24 Ore, Roberto Re, coach e formatore internazionale, Guido della Frera, storico imprenditore italiano del settore immobiliare e alberghiero, Paul Renda, presidente di Assolombarda giovani, Dario Brignone, fondatore di Satispay, unicorno italiano, Fabio Pasquali, imprenditore esperto di franchising, e Ferdinando Bova, co-founder di Agenzia YES!, nota agenzia di comunicazione integrata Agenzia YES!
“In Italia – ha esordito Fabio Papa– abbiamo un grosso problema di competenze, soprattutto in relazione ai numeri per fare impresa. Abbiamo oltre 4,5 milioni di imprese di cui 98 su 100 sono piccole o medie; è per queste ultime che servono competenze, nella gestione finanziaria e nell’acquisizione e gestione di talenti”.
Uno spunto, quello sui talenti, che è venuto anche da Dario Brignone, secondo il quale “oltre all’ambizione di pensare in grande, che troppo spesso in Italia manca, occorre comprendere l’importanza dei talenti che si attirano nel proprio team. È fondamentale circondarsi di persone molto più brave di noi”
Paul Renda ha poi restituito un ulteriore quadro sullo stato attuale dell’impresa:” l’evoluzione del quadro economico internazionale e la crescente pressione competitiva porterà le nostre imprese a dover incrementare la conoscenza e gli investimenti in ricerca. Tutta l’impresa, compreso l’imprenditore, non potrà sottrarsi a questo processo basato, sempre più, su competenze distintive e sulla capacità di integrare tecnologia e sostenibilità. In parallelo vanno emergendo nuovi paradigmi, come ad esempio quello delle organizzazioni liquide o delle organizzazioni esponenziali, che imporranno anche in Italia un progressivo ripensamento del modo di fare impresa. In tale scenario sarà importante focalizzare l’attenzione sulle reali esigenze del mercato e sul ruolo dell’uomo all’interno di un mondo 5.0”
Per Guido Della Frera, inoltre, “Oltre a saper leggere i numeri, oggi, è fondamentale sapersi districare nella burocrazia e saper dialogare con il sistema economico e finanziario; e confrontarsi con l’estero ed aggiornare costantemente le nostre competenze linguistiche”
L’occasione si è dimostrata quindi un’opportunità unica per riflettere su cosa serve ad un manager e approfondire il panorama articolato che caratterizzano l’imprenditoria oggi. Si è parlato anche di soft skills, di comunicazione efficace e di fare rete.
Come affermato da Roberto Re, infatti: “Le soft skills sono fondamentali e tra queste la prima è la comunicazione efficace, che nessuno ci insegna. Se 98 imprese su 100 sono piccole e medie, quasi sempre l’imprenditore che le dirige si è fatto da sé e manca di competenze comunicative, di gestione di sé, del proprio tempo, e del proprio personale. Sempre più oggi dobbiamo essere chiari, efficaci e veloci nella comunicazione, ma l’Italia è molto indietro.”
Il tema della comunicazione, oggi, è più che mai rilevante e a tal proposito è intervenuto Ferdinando Bova, che ha ricordato: “Il marketing è uno strumento fondamentale. Siamo in un’epoca in cui comunicazione, per avere successo, deve essere familiare e ispirazionale. Le piccole e medie imprese,, a differenza dei brand più grandi, possono riuscire in questo, creando rete e vicinanza sul territorio. All’estero questo è ben chiaro: per qualsiasi azienda appena avviata è fondamentale, soprattutto negli Stati Uniti, individuare risorse che si occupino di marketing; in Italia questa priorità è meno sentita, si cerca il commercialista.”
Fabio Pasquali ha poi concluso con una riflessione importante sul tema della condivisione e della solitudine dell’imprenditore che deve essere abbattuta, aggiungendo poi: “Quali sono i denominatori che indicano il successo di un’impresa? Il primo è l’etica, dall’imprenditore ai collaboratori; seguono poi l’ingegnerizzazione dei processi, la formazione attiva e la ricerca. Il tutto inserito in un sistema-rete virtuoso.”
In risposta a queste esigenze nasce dunque il Master in Scienze Imprenditoriali che oltre a fornire le competenze digital, linguistiche, legal e finance necessarie per la formazione completa di un imprenditore, permetterà di conseguire, in un anno, un titolo di laurea triennale – riconosciuto dal Ministero – in Mediazione Linguistica con indirizzo Scienze Imprenditoriali, presso l’International Studies College SSML.
Interamente digitale con un help desk sempre attivo, il corso, previsto della durata di 12 mesi, è fruibile on-demand e può essere completato in tempi brevi, in base ai propri ritmi di studio e impegni lavorativi