Si chiama MyDigiSkills, lo strumento che aiuta a capire meglio il livello di competenze digitali sulla base di conoscenze e abilità degli studenti delle scuole secondarie. Il questionario è stato presentato a Cipro nel corso dell’incontro dei Paesi aderenti al progetto “Re-Educo”, promosso dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative Erasmus+. Il report è formato da 82 domande ed è stato creato sotto licenza Creative Commons da ALL DIGITAL, in base ai risultati del progetto Re-Educo a cui hanno aderito gli studenti di Italia, Spagna, Finlandia, Cipro e Grecia.
Il test è formulato su 5 aree di competenza e comprensione digitale: alfabetizzazione su informazione e dati, comunicazione e collaborazione, creazione di contenuti digitali, sicurezza e problem solving. Lo strumento di autovalutazione sarà sottoposto agli studenti che in questi due anni hanno partecipato a Re-Educo, un progetto volto ad impostare un nuovo approccio nel campo della cultura e formazione digitale, attraverso lo scambio di idee e buone pratiche tra le scolaresche dei Paesi partner. Il percorso formativo, che giunge in questi mesi alle battute finali, ha visto la partecipazione attiva di studenti e docenti. L’incontro di Cipro ha consentito a tutti i partner di tracciare un primo bilancio delle attività svolte in aula e online: laboratori, esperienze educative e di apprendimento.
L’impianto metodologico di Re – Educo, è stato sottolineato a Cipro, è stato molto innovativo, i programmi sono stati indirizzati per favorire un apprendimento delle competenze digitali in maniera inclusiva rispetto al percorso di studi. L’intero paradigma del progetto ruota infatti sulla stretta integrazione tra le potenzialità degli strumenti innovativi e il percorso didattico e formativo dei ragazzi. In quest’ottica si pone la presentazione del report MyDigiSkills, che vuole essere uno strumento utile nella prospettiva di redazione di futuri programmi di apprendimento, partendo dall’analisi del livello delle competenze digitali, si potrà aiutare a scoprire gap e fabbisogni degli studenti.
Ufficio Stampa Aidr