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2° ondata, gli americani parlano di 4° ondata della Pandemia. Le varianti

Lo scrive anche la BBC: il capo per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti ha detto di essere preoccupato per i recenti dati Covid-19.  La dottoressa Rochelle Walensky ha detto che la scorsa settimana sono stati registrati circa 70.000 nuovi casi al giorno – “un numero molto alto”.

Sempre negli USA, ci sono stati quasi 2.000 morti al giorno.

La dottoressa Walensky ha detto che con la diffusione delle varianti, rischiamo di perdere completamente il terreno guadagnato con fatica. Le varianti sono una minaccia reale per la popolazione e per il nostro futuro.

Sono state identificate ormai diverse varianti di Covid-19 in circolazione, ma gli esperti sanitari sono particolarmente preoccupati per alcune che sembrano essere più contagiose, comprese quelle rilevate per la prima volta nel Regno Unito, in Sud Africa e in Brasile. Tutte ormai giunge anche in Italia, specie laddove ci sono i maggiori movimenti di persone e cose.

Il CDC americano ha previsto che la variante B.1.1.7, altamente contagiosa trovata per la prima volta nel Regno Unito diventerà il ceppo dominante negli Stati Uniti questo mese.

Anche in Italia, ormai, la variante inglese potrebbe divenire la predominante, e ci si domanda se le attuali norme di contenimento siano sufficienti, come il metro e mezzo di distanza, ad esempio. E di ciò ne parlano diffusamente vari esperti italiani.

E di questo tema se ne parla in Europa, dove vari Stati hanno avviato il reperimento, in autonomia, di vaccini al di fuori di quelli ottenuti con la Comunità Europea, rivelatosi un sistema rallentato.

Nel frattempo, in Italia si parla di 3° ondata in arrivo. Oggi i vari quotidiani espongono in prima pagina notizie poco rassicuranti.

In merito ai numeri delle ondate, noi cittadini ci troviamo abbastanza confusi, infatti da tempo si parlava dell’arrivo della 3° ondata, che poi forse c’è anche stata. Quel che è certo è che la Pandemia da un anno non si è mai conclusa, e con alti e bassi, dovuti soprattutto alle varie norme di contenimento sociale, alle chiusure, al confinamento, il problema sembra non risolvibile nel breve termine, per via naturale, come avvenne per altre pandemie.

Rispetto al passato, come la spagnola, la situazione è molto differente.

Ora come ora, dobbiamo utilizzare senza indugio i vari vaccini che man mano sono in approvazione, che sono stati approvati, e avviare campagne di vaccinazione a tutto tondo, senza interruzione alcuna, in quanto ogni mese che passa, perdiamo miliardi di fatturato che andranno a incidere sul benessere delle generazioni future.

La scienza non è stata ascoltata quando a suo tempo, in varie occasioni, avvertiva che prima o poi avremmo avuto un’epidemia che sarebbe evoluta in pandemia. Ed eccoci qui.

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