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ALLUVIONI in Italia, la stagione si è ampliata rispetto al passato

Le alluvioni lampo sono difficilmente prevedibili.
Le alluvioni lampo sono difficilmente prevedibili.

La stagione del rischio alluvionale in Italia risulta ampliata rispetto al passato, in quanto per lunghi periodi misuriamo temperature della superficie dei mari superiori alla media. Sovente, l’autunno tarda a raffreddare la superficie marina, a causa dell’ingerenza di masse d’aria calda provenienti dal Nord Africa, che a più riprese poi contrastano con l’aria oceanica.

Questi giorni abbiamo osservato la genesi di temporali di eccezionale intensità sul Mediterraneo orientale, con associati insoliti tornado e trombe marine. Decine di trombe marine sono state osservate sul Mar di Levante, nelle Isole del Mar Egeo, a Creta. Questo è un segnale di cambiamento climatico.

Poi abbiamo le fasi fredde, che vedono ridurre bruscamente la temperatura. Ma si tratta situazioni complessivamente temporanee, in un contesto climatico che vede sovente la temperatura sopra la media.

Ma il fatto più rilevante sono le precipitazioni associate alle ondate di maltempo che si presentano di breve durata e maggiore intensità rispetto al passato. Tali fenomeni hanno prodotto parecchi problemi di natura idrogeologica, con allagamenti, smottamenti e frane.

Questo sta determinando anche una novità non sottovalutabile: un aumento delle alluvioni in aree ristrette, e una diminuzione di frequenza delle grandi alluvioni.

Le alluvioni che interessano aree limitate sono estremamente insidiose, in quanto avvengono con estrema rapidità, e risultano poco prevedibili. In Italia ci sono parecchie aree che hanno un maggior rischio rispetto ad altre, e in quei territori le istituzioni hanno introdotto dei sistemi di allerta che sono risultati piuttosto validi.

Inoltre, le previsioni meteo sono sensibilmente migliorate rispetto al passato, e offrono un notevole supporto a tutta la macchina che gestisce la prevenzione dei disastri. Ma, come detto quando si verificano eventi meteo straordinari in territori ristretti, è molto difficile agire tempestivamente.

L’autunno 2020 appare dal meteo instabile, ma anche difficilmente prevedibile. È possibile tracciare sempre più facilmente anomalie verso il caldo e la previsione di precipitazioni che si concentrano in brevi periodi, dato che questa è la linea di tendenza che prevale come linee generali. Ma il dettaglio del tempo atmosferico è decisamente confuso, in quanto osserva eccessi dopo eccessi meteorologici.

Ed è l’eccessiva mutevolezza metereologica che potrebbe ancora una volta favorire nell’area mediterranea, ideali condizioni per precipitazioni violente e dar luogo ad alluvioni, difficilmente prevedibili. Ciò comporta la necessità di un cambiamento delle nostre abitudini in edilizia e nella progettazione di infrastrutture, di ponti e strade, in quanto l’aumento di intensità delle piogge determina improvvise piene di fiumi e torrenti.

Eppure, si continua a costruire in quelli che un tempo erano il letto di un fiume, oppure di un torrente che si forma in occasione delle piogge più intense.

Per concludere, l’aumento di durata del periodo che vede il rischio di alluvioni, ci espone a dover riorganizzare gradualmente, forse in tempi non troppo lunghi, parecchie abitudini.

 

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità rispetto a quelle a più lungo termine.

LINK rapido alle PREVISIONI METEO dei capoluoghi di regione d’Italia:

 

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