Quale sarà il futuro meteo climatico della seconda metà d’agosto? Fare una previsione potrebbe sembrare semplice, ma vi assicuriamo che non lo è affatto.
Dopo alcuni giorni non è più una previsione ma un trend ed è bene non scordarlo mai. Perché dovessimo scordarlo si andrebbe incontro a errori grossolani e visto il periodo ultra vacanziero (al di là dell’emergenza sanitaria che sta riprendendo quota, purtroppo) bisogna evitarli il più possibile.
Certo è che se dovessimo basarci semplicemente sui modelli deterministici l’errore sarebbe dietro l’angolo. Ultimamente stanno evidenziando difficoltà incredibili, difficoltà derivanti molto probabilmente dal cambiamento nel posizionamento di Alte e Basse Pressioni in Europa. Ma diciamolo, sia le proiezioni mensili sia il nostro punto di vista – ovvero un agosto rovente a tratti estremo – si stanno realizzando. Sta facendo caldissimo, c’è poco da dire.
Continuerà a far caldo, probabilmente anche nella seconda metà d’agosto. Però ricordate, tornando sulla nostra idea, cosa vi avevamo detto? Che da Ferragosto in poi ci sarebbero state occasioni per pause rinfrescanti importanti. Non una vera e propria rottura stagionale, piuttosto un declino che potrebbe persino anticipare i tempi della resa estiva. Ma questo è un altro discorso.
Prepariamoci a un’altra ondata di caldo, notevole, attorno al 20-22 agosto. Sì, avete capito bene, potrebbe essere veramente notevole e lo si nota facilmente dalla mappa delle anomalie termiche per quelle date. Anomalie a 1500 metri di quota, anomalie che è bene ricordarsi si ottengono facendo il raffronto tra le temperature attese a una data quota e la media trentennale di riferimento (1979-2010).
Vediamo molte aree d’Europa letteralmente infuocate. Un corridoio di caldo assurdo che dalla Penisola Iberica punterà l’Europa centro settentrionale e orientale. Si notano picchi di 8-10°C al di sopra della media climatologica di riferimento. Attenzione però, perché guardando l’aria fresca subentrare sull’Europa occidentale potrebbe trattarsi del tipico richiamo pre-frontale, ossia una temporanea fiammata rovente in attesa di un peggioramento atlantico. Andrà davvero così? Lo vedremo, per il momento sappiate che il caldo continuerà a picchiare duro.
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Fonte meteogiornale.it