L’alta pressione, che si è insediata con forza sull’Italia, è destinata a consolidarsi ulteriormente. Il raggio d’azione di quest’anticiclone si spingerà anche a buona parte d’Europa. Aria calda, richiamata dall’entroterra nord-africano, alimenterà il campo anticiclonico che avrà lunga durata.
Difficilmente vedremo novità degne di nota sino all’inizio di marzo. La persistenza dell’anticiclone e la presenza di contributi d’aria molto calda in quota si rifletteranno sulle temperature anche nei bassi strati, attese in ulteriore aumento verso valori da piena primavera.
Il riscaldamento risulta in parte attutito da nebbie, fosche e un po’ di nubi basse che, come sovente capita nelle fasi di alta pressione, andranno ad attecchire su pianure interne, valli ed in alcune aree litoranee, dove maggiormente ristagnerà l’aria umida nei bassi strati.
I valori termici si attesteranno comunque diffusamente sopra le medie. Il caldo più anomalo riguarderà aree collinari e montuose, con zero termico in salita ben oltre i 3000 metri che potrà incidere sul rischio valanghe in aumento in alta quota e sulla fusione della neve a quote medie.
Clima primaverile per svariati giorni
La primavera anticipata andrà avanti per gran parte della settimana, con i primi caldi che si avvertiranno in alcune zone d’Italia. Più nel dettaglio, per martedì la colonnina di mercurio salirà ancora lievemente al Centro-Nord, con punte di 20-21 gradi sulle Isole, ma localmente anche zone interne tra Toscana e Lazio.
A metà settimana si potranno avere ulteriori locali aumenti termici, con l’anticiclone avviato alla fase clou. In questo frangente ci sarà meno presenza anche di nebbie e nubi basse. Non escluso il raggiungimento di punte di 21-22 gradi su aree tirreniche ed Isole, ma si potranno toccare i 20 gradi anche in Val Padana.
Nella seconda parte della settimana, a seguito di una progressiva perdita di forza dell’anticiclone, le temperature potrebbero far registrare un lieve calo. Questa diminuzione termica potrà essere più avvertita al Nord, sulle aree montuose e localmente sui versanti adriatici.