L’iceberg si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio di Brunt il giorno 26 febbraio. Le nuove immagini radar catturate dallo spazio rivelano un gigantesco blocco ribattezzato A-74 e copre circa 490 miglia quadrate (1.270 chilometri quadrati), rendendolo 1,5 volte più grande dell’area metropolitana di Parigi. L’iceberg si è staccato dalla regione settentrionale della piattaforma di Brunt ed è stato un processo rapidissimo se consideriamo che la crepa è stata identificata a novembre 2020.
Gli scatti satellitari a nostra disposizione sono stati catturati dalla missione Copernicus Sentinel-1 dell’Agenzia spaziale europea (ESA), un progetto composto da due satelliti orbitanti: Sentinel-1A e Sentinel-1B.
“Sebbene il distacco dell’iceberg sia stato previsto alcune settimane fa, assistere allo svolgimento di eventi così remoti è ancora emozionante”, ha dichiarato l’esperto dell’ESA Mark Drinkwater in una dichiarazione rilasciata l’altro ieri.
Per anni i glaciologi hanno monitorato le crepe che si sono formate nella piattaforma di Brunt. Gli studiosi si aspettavano un grande “distacco” da almeno un decennio, il team che lavora presso la BAS Halley Research Station afferma che è improbabile che la stazione sia influenzata dal recente evento di distacco.
La piattaforma di Brunt, che in genere scorre verso ovest circa 2 chilometri all’anno, sperimenta regolarmente eventi di distacco. Secondo il BAS ad oggi non ci sono “prove che il cambiamento climatico abbia svolto un ruolo significativo” in questo evento specifico.