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Anticiclone siberiano, valori da RECORD. Cosa significa per l’inverno

La pressione atmosferica avrebbe raggiunto valori superiori ai 1090 hPa nel cuore della Mongolia, laddove si va consolidando il possente anticiclone siberiano di natura termica. Questo dato però da solo non significa nulla in relazione all’andamento dell’inverno in Europa

Il grande gelo in Europa è portato dall’anticiclone russo-siberiano

Non è certo la potenza dell’anticiclone locale a consentire allo stesso anticiclone di espandersi verso ovest in direzione dell’Europa, ma altri fattori. E’ normale registrare valori di pressione altissimi negli anticicloni invernali di natura termica, ma in questo caso sarebbero veri e propri record.

Valori record in alta montagna, ma non è detto siano precisi

I numeri registrati da alcune stazioni d’alta quota, a circa 2000 metri di quota, sono i seguenti: 1093,6 hPa a Tosontsengel, 1094,3 hPa a Tsetsen Uul, 1094,9 hPa a Bajdrag. Si tratta di dati ancora preliminari, che dovranno passare al vaglio del WMO (Organizzazione Meteorologica Mondiale) per essere validati.

Il record precedente appartiene proprio a Tsetsen-Uul e risale al dicembre 2004, quando si erano misurati 1089,4 hPa, dato successivamente certificato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) come il valore più alto per stazioni poste ad oltre 750 metri d’altezza.

C’è infatti una distinzione fra le stazioni a bassa quota e quelle di montagna. In queste ultime pesa la minore affidabilità dei dati, in quanto il dato della pressione viene standardizzato per essere portato a livello del mare. Ricordiamo che la pressione atmosferica diminuisce di circa 1 hPa ogni 7 metri di quota.

In merito alle stazioni poste al di sotto dei 750 metri, il record di pressione più alta resta quello di 1084 hPa che venne registrato nel dicembre 1968 in Russia, ad Agata. Bisognerà quindi attendere per capire se questi dati potenziali record saranno o meno avvalorati dal WMO.

Tornando alle potenziali conseguenze sul meteo europeo, l’osservazione di un anticiclone gelido così forte sul comparto russo-asiatico potrebbe avere importanti ripercussioni, considerando che in quest’inverno il Vortice Polare è meno forte.

In questi giorni, si sta anche monitorando quel riscaldamento in stratosfera che potrebbe essere un’ulteriore spinta per la propagazione d’aria gelida nei bassi strati. L’eventuale contributo dell’anticiclone russo-siberiano potrebbe fare la storia e favorire la retrogressione del gelo verso l’Europa.

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