Non c’è tregua per gli incendi che continuano ad investire la costa occidentale degli USA. Gli Stati colpiti sono soprattutto California, Washington e Oregon. In quest’ultimo la situazione è talmente grave ad allarmante che, secondo un funzionario locale, c’è rischio di un disastro “mortale di massa”.
Il fuoco ha infatti già causato decine di vittime, ma ora a spaventare è anche la grande quantità di fumo generata dagli immensi roghi. L’aria così insalubre sta mettendo a repentaglio la situazione di milioni di americani della zona, anche a significativa distanza da dove agiscono le fiamme.
L’ultimo bilancio indica ben 31 vittime a causa degli incendi, ma è un bilancio che purtroppo si aggraverà perché risultano esserci ancora decine di dispersi. Si spera di arginare le fiamme e la buona notizia è rappresentata da una lieve frenata dei roghi in alcune zone, per l’aumento dell’umidità.
L’emergenza fuoco dura ormai da tre settimane, favorite da condizioni meteo favorevoli e dalla siccità. Le fiamme hanno finora distrutto milioni di ettari, distruggendo migliaia di abitazioni con migliaia di persone di conseguenza sfollate. Solo in Oregon si contano oltre 40 mila persone sfollate.
Le fiamme sono arrivate a lambire la periferia di Portland. La California conta in tutto 28 roghi attivi, che hanno bruciato oltre 11 mila chilometri quadrati di terreni. Lunedì è atteso l’arrivo del presidente Donald Trump, per un punto della situazione con le autorità locali.
Il suo avversario alle prossime presidenziali, il democratico Joe Biden, ha puntato il dito contro il cambiamento climatico, così come i governatori della California, dell’Oregon e dello Stato di Washington, che appartengono sempre al gruppo del partito dei Democratici.
Oltre agli incendi, divampano le fake news altrettanto pericolose. La disinformazione e le teorie cospirative, fenomeni che siamo abituati ad associare alla politica, stanno tracimando ormai ovunque e addirittura sono così diffuse che in Oregon stanno ostacolando i soccorsi, spingendo anche molti a rifiutare l’evacuazione.
Tra le teorie cospirative più ricorrenti figura quella che le case abbandonate possano essere date alla fiamme da rivoluzionari Antifa della sinistra radicale. Altri riferiscono che i piromani sarebbero le milizie della destra nazionalista e dei suprematisti bianchi.
Fonte meteogiornale.it