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Aprile ed i ritorni di GRANDE FREDDO. Casi meteo storici di GELO tardivo

Il lato piacevole del meteo primaverile s’inizia ad assaporare in pieno ad aprile. Le giornate si allungano e l’introduzione dell’ora legale amplifica la sensazione di essere ormai nella bella stagione, con le serate ancora luminose via via fino a tardi.

Tuttavia, aprile può essere estremo e conserva anche l’altra faccia della medaglia, che ci ricorda come l’inverno sia appena passato e che abbia ancora voglia, almeno temporaneamente, di ritornare con tutto il suo repertorio, talvolta anche dannoso quando il gelo è troppo intenso.

Meteo per Pasqua, quest’anno sarà in linea con la statistica? Oppure no?

Sono diversi i casi in cui, persino nel passato abbastanza recente, aprile ci ha proposto questa seconda faccia e ci ha obbligato a rispolverare i giacconi pesanti appena rimessi nell’armadio. Vediamo alcuni casi che hanno un po’ fatto storia o che ci ricordiamo, di cui alcuni avvenuti anche nel nuovo millennio.

2015: diversamente da quest’anno la Pasqua cadeva all’inizio del mese, ma il meteo fu decisamente inclemente. Era il 5 aprile e la neve imbiancava le colline dell’Appennino tra l’Emilia e le Marche. Così scrivevamo cinque anni fa: La neve si sta spingendo a quote relativamente basse, fino attorno ai 600-800 metri, sui rilievi dell’Alto Appennino, specie lungo la fascia emiliana e del nord delle Marche, aree attualmente più esposte all’impatto del flusso d’aria fredda veicolato dalle correnti nord/orientali. Per approfondire leggi Inverno a Pasqua, la neve del 2015. Eventi meteo ricorrenti.

Meteo fine marzo con la NEVE fino in pianura. E’ già successo, ecco quando

1972: è l’anno della nevicata più tardiva che si ricordi a Torino, correva addirittura il giorno 25 aprile. Ma nel piano cuneese ci sono stati episodi nevosi persino in maggio! Per approfondire leggi Neve 25 aprile 1972: ecco la nevicata più tardiva che si ricordi a Torino. Bologna vide invece una nevicata tardiva l’anno dopo, esattamente il 20 aprile 1973, e nevischio il giorno dopo cadde addirittura su Roma!

1991: dopo un marzo e un inizio aprile molto miti, l’inverno ritornò di botto a metà mese. Il giorno 17 giunsero le nevicate in pianura al nord, addirittura a modo di blizzard, e si imbiancarono Milano, Torino e Bologna. A Bologna caddero 20 cm di neve! Il freddo invernale durò circa una settimana, con temperature che di notte in Val Padana scesero sotto lo zero, ma le condizioni rimasero perturbate e fredde fino alla prima parte di maggio. Il 4 maggio la temperatura massima a Milano fu di soli 8 gradi e la notte successiva la minima toccò 1°C!

2003: l’ondata di freddo colpì tutta Italia tra il 7 e il 9 aprile, ma le nevicate in pianura e in riva al mare toccarono questa volta alla Puglia. La neve imbiancò Bari e Lecce e ovviamente in maniera più abbondante le località interne delle Murge e del Salento.

Non è finita qua. Altre celebri ondate di freddo colpirono l’Italia in aprile, spesso tra il 15 e il 20 del mese, qualche volta in coincidenza della Pasqua, imbiancando località a quote collinari, nel 1980, 1992, 1995, 1997 e 2001.

Su quest’ultimo episodio, coincidente con le festività pasquali, vi proponiamo l’approfondimento Gelo e neve per Pasqua? L’episodio memorabile di metà aprile del 2001. Questo episodio fu molto particolare in quanto poco prima, a fine marzo, era giunta un’ondata di caldo di eccezionale entità.

Ci siamo concentrati sul freddo tardivo, ma aprile a volte sa regalare anche anticipi d’estate come nel 2011, ma l’episodio in tal senso più eclatante riguardò l’aprile 2007: Aprile 2007, eccezionale lunga ondata di caldo record come in piena estate.

Pubblicato da Mauro Meloni

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