Il passaggio di testimone tra una stagione e la successiva (in questo caso tra l’Inverno e la Primavera) è il periodo più adatto per l’osservazione dei modelli stagionali. Osservazione che, come potrete intuire, serve a capire quale potrebbe essere il trend meteo climatico prevalente del trimestre successivo.
Facendo un passo indietro, ricorderete che fin da settembre ci occupammo delle proiezioni invernali. In quell’occasione gli stessi modelli osservati oggi suggerivano un Inverno all’insegna della staticità anticiclonica. Proiezioni che ritenemmo eccessive in virtù di importanti dinamiche atmosferiche a carico del Vortice Polare. Effettivamente fu così, quelle dinamiche sovvertirono l’esito di una stagione altrimenti deludente e che invece si è rivelata di assoluto interesse.
Per quanto riguarda il mese di aprile (detto che marzo potrebbe risultare spesso instabile e caratterizzato da sbalzi termici non di poco conto), la modellistica varia ci dice che potrebbe essere mite al Nord Italia, termicamente normale nelle altre regioni. Idem per quanto riguarda le precipitazioni, ovvero potrebbero risultare inferiori alla norma nelle regioni settentrionali e in parte anche sul Centro Italia, al Sud e nelle due Isole Maggiori non dovrebbero discostarsi dalle medie pluviometriche mensili.
E’ interessante notare come le anomalie del Nord Italia siano riconducibili ad altrettante anomalie – anche più marcate – sull’Europa centro occidentale. Che vuol dire? Probabilmente che un robusto campo anticiclonico potrebbe insediarsi su quelle aree del vecchio continente, condizionando in tal modo parte del nostro Paese.
Andrà realmente così? Anche in questo caso (come accadde a novembre) qualche dubbio rimane. Diciamo però che rispetto a quanto accaduto durante l’Inverno le dinamiche atmosferiche che stiamo osservando in questi giorni potrebbero portare a un risultato non dissimile da quanto emerso dall’analisi modellistica. Staremo a vedere.