Dopo la tregua anticiclonica, le condizioni meteo si orienteranno verso un radicale peggioramento, per una perturbazione in arrivo dalla Francia che sarà sospinta dalla discesa di masse d’aria decisamente fredde per il periodo, in discesa direttamente dalle latitudini polari.
La colata artica verrà innescata da un cambio di circolazione, con l’anticiclone delle Azzorre che arretrerà in Atlantico espandendosi decisamente verso nord, fin sulla Groenlandia. Quest’aria fredda invaderà nel corso del weekend le medie latitudini dei paesi centro-occidentali europei.
Il flusso artico discenderà lungo il fianco destro dell’anticiclone, per poi andare a riversarsi fin sul Mediterraneo, ove verrà calamitato dalla genesi di aree di bassa pressione. Un’estesa circolazione ciclonica fredda si consoliderà tra il Centro Europa e l’Italia, soprattutto all’inizio della prossima settimana.
Il blocco opposto dall’anticiclone sull’Europa Orientale favorirà l’insistenza della depressione a carattere freddo per più giorni tra il Mediterraneo e i paesi centrali del Continente. Tra l’altro ulteriori impulsi d’aria artica avranno modo di alimentare la circolazione depressionaria.
Ci sono insomma tutti gli ingredienti per una fase prolungata di instabilità e a tratti maltempo dalle caratteristiche tardo autunnali, con l’Italia che risulterà pienamente coinvolta. Il raffreddamento sul nostro Paese inizierà a palesarsi da domenica, a partire dal Nord Italia.
Successivamente l’aria fredda sfonderà anche a più riprese sul Mediterraneo, coinvolgendo il resto d’Italia e soprattutto il Centro-Nord e la Sardegna. L’afflusso freddo dovrebbe coincidere con la persistenza di condizioni di meteo instabile.
Ci sarà probabilmente occasione per le prime nevicate al di sotto dei 1000 metri sull’Arco Alpino, soprattutto sui settori settentrionali. La quota neve a tratti si spingerà fino a livelli collinari sui settori svizzeri e austriaci, più esposti all’azione fredda nordica che esalterà le precipitazioni per l’effetto stau.
La neve cadrà anche sui settori appenninici del Centro-Nord nei primi giorni della prossima settimana, fino a quote a tratti attorno ai 1200-1400 metri. Le temperature caleranno notevolmente, in modo molto più smorzato al Sud soprattutto sui settori adriatici e ionici.
Entro mercoledì un nuovo impulso freddo e instabile in discesa dal Nord Europa potrebbe raggiungere il Mediterraneo centrale portando una nuova recrudescenza dell’instabilità a partire dalle regioni settentrionali, in estensione al resto della Penisola.
Considerando l’ulteriore afflusso d’aria fredda, le temperature si manterranno su valori inferiori alla media del periodo soprattutto al Centro-Nord. L’aria pungente, combinata all’instabilità atmosferica, potrà favorire un clima quasi invernale, con ulteriori spruzzate di neve fino a quote basse per il periodo sui rilievi.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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