Le notizie che giungono sulla pandemia sono decisamente preoccupanti in Italia, dove ben presto, a detta degli esperti, raggiungerebbe numeri di contagi molto elevati. Si parla di comportamenti responsabili, si fa un gran clamore la movida, si fanno dirette tv dai Navigli di Milano, dalle vie più affollate di Napoli o Roma. Sono vietati gli assembramenti, eppure le classi a scuola lo sono, così come i mezzi pubblici.
Eppure, queste zone sono frequentate solo da qualche migliaio di persone.
Ben poco si parla della situazione nelle fabbriche, in molti uffici, delle realtà ospedaliere in modo concreto, soprattutto di chi è ricoverato per patologie no Covid. Quali rischi corriamo a farci curare in ospedale?
In tali ambienti ci sono palesi assembramenti. Eppure, sono vietati altrove. Vedrete che a breve avremo tanti nuovi divieti, un vero caos non capisci più niente.
Vi parlo delle scuole, in quanto queste sono frequentate da milioni di ragazzi. Dove lavorano centinaia di migliaia di adulti, tantissimi con un’età che potrebbe essere messa a rischio vita in caso di contagio. Ma il tema è davvero complicato.
Nelle scuole, se avete modo di frequentare il loro interno, sono state adottate delle misure di prevenzione straordinaria. Le scuole all’apparenza sono praticamente locali quasi sterili, dove si indossa la mascherina durante la lezione, nonostante la norma indichi che si possa se c’è il metro di distanza.
Però, la mascherina diventa obbligatoria altrove, anche se ci si trova in due. Abbiamo ben chiaro il motivo per cui alcune norme possono apparire bizzarre rispetto ad altre, ciò perché abbiamo l’obbligo di prevenire contagi.
Le classi sono mediamente affollate, in ambienti ristretti convivono alcune ore decine di ragazzi che potrebbero anche essere asintomatici di Covid. Oppure potrebbe esserlo l’insegnante. Tutti inconsapevoli, tutti preoccupati, come sono le famiglie. Ma scuola si deve andare.
Per arieggiare si tengono le finestre e la porta della classe socchiuse, con il rischio che prima o poi qualcuno si becchi un raffreddore, ed ecco che scoppierà il caos, la preoccupazione, l’allarme, la paura.
Ci chiediamo ancora, ma è davvero necessario tenere le scuole aperte con la presenza degli alunni sino al 100%.
Parrebbe di sì.
Nel frattempo, gli esperti attendono se le scuole pollaio contribuiranno all’aumento di contagi, mentre tutto attorno iniziano essere blindate numerose attività che svolgevano.
Attenzione, siamo a favore della prevenzione, della riapertura delle scuole, ma assolutamente a disagio nel rilevare che le classi siano zeppe di persone, che per alcune ore sia consentito fare assembramento.