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Asteroide gigantesco sta per sfiorare la Terra. I rischi d’impatto

Gli asteroidi in questo 2020 non smettono di farci visita e di avvicinarsi pericolosamente alla Terra. In realtà i sassi dallo spazio sono considerati potenzialmente pericolosi quando rispettano determinati parametri, anche se poi il pericolo è sempre da considerarsi del tutto relativo.

Quello che sta per entrare nell’orbita terrestre si chiama 465824 (2010 FR) ed il passaggio ravvicinato alla Terra è previsto il prossimo 6 settembre. Si tratta pur sempre di milioni di km, circa 7,4 milioni quando si troverà alla distanza minima dal nostro pianeta, pari a circa 19 volte la distanza Terra-Luna.

In questo caso parliamo però di un asteroide gigantesco. Per capirci, secondo le stime sarebbe grande fra 120 e 273 metri di diametro, addirittura il doppio della piramide di Cheope. Le stime si basano sulla sua luminosità e al modo in cui riflette la luce.

Nella classifica della potenziale pericolosità, sono gli asteroidi non solo in transito ravvicinato, ma anche quelli di maggiori dimensioni ad essere classificati come “asteroidi potenzialmente pericolosi”. Questo nuovo asteroide non può quindi che essere considerato “potenzialmente pericoloso”.

La categoria dei potenzialmente pericolosi comprende infatti gli asteroidi dal diametro superiore a 140 metri, quando sfrecciano entro la distanza di 7,5 milioni di chilometri dalla Terra. Tale situazione viene giusto rispettata al limite dall’asteroide in questione.

Sebbene 465824 (2010 FR) sia stato classificato come un asteroide potenzialmente pericoloso, secondo gli scienziati del Center for Near-Earth Object Studies (CNEOS) non c’è pericolo per il pianeta Terra. È stato però classificato come un asteroide Apollo, perché attraverserà l’orbita terrestre.

Lo scorso primo settembre un altro asteroide era passato a soli 120 mila chilometri di distanza, ma troppo piccolo per costituire pericolo. Il diametro di quell’asteroide era infatti di circa 30 metri, simile al meteorite esploso nel 2013 su Chelyabinsk.

Fonte meteogiornale.it

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