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Autunno record in Europa. Ora inverno potenzialmente freddo e rigido

L’autunno 2020 è stato il più caldo mai registrato in Europa, battendo l’autunno 2016, grazie soprattutto al contributo di novembre. Nello scorso mese si sono raggiunti i massimi storici di anomalia delle temperature, soprattutto sugli Stati settentrionali ed orientali del Continente.

Andamento degli autunni in Europa negli ultimi 40 anni. Quello di quest'anno è stato il più caldo. Dati Copernicus
Andamento degli autunni in Europa negli ultimi 40 anni. Quello di quest’anno è stato il più caldo. Dati Copernicus

A certificare l’ennesimo record del riscaldamento globale è stato l’ultimo rapporto di Copernicus. La Siberia artica e subartica ha registrato temperature significativamente più calde della media di novembre e la banchisa ha raggiunto il secondo livello più basso registrato nel mese di novembre.

Nonostante queste altissime performance del riscaldamento globale, ciò non significa che non possano avvenire degli episodi completamente opposti in alcune zone del Pianeta. Ondate di freddo o gelo estremo possono verificarsi anche nei tempi d’oggi, fa parte dell’estremizzazione climatica.

Il gelo non è un miraggio

In Europa si stanno venendo a creare delle condizioni che potrebbero portare ad un inverno a tratti freddo o comunque nella norma. Già questa sarebbe una notizia, viste le stagioni che si sono susseguite negli ultimi anni frequentemente caratterizzate da anomalie anticicloniche e temperature sopra media.

Al contrario di quanto accaduto lo scorso inverno, stavolta il Vortice Polare appare meno forte. Le proiezioni indicano peraltro un ulteriore indebolimento del Vortice Polare a tutte le quote tra fine 2020 e inizio 2021, che parrebbe preludere al proseguimento di una fase dinamica e con occasioni di freddo.

Gelo nelle prossime settimane? Non è da escludere

Una variabile impazzita è poi rappresentata dal “fattore stratosfera”, con lo sviluppo di uno stratwarming a fine dicembre. Il riscaldamento della stratosfera polare potrebbe determinare un ulteriore forcing tale da destabilizzare ulteriormente il Vortice Polare, ma gli effetti sulla troposfera sono tutti da vedere.

Di norma, il vortice polare in dinamiche del genere sarebbe diviso in due lobi per la genesi di un anticiclone polare. Se ci fosse accoppiamento tra la situazione in stratosfera e quella in troposfera, se ne vedrebbero delle belle con l’Europa bersaglio dei nuclei gelidi del Vortice Polare spappolato.

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