Il timore era che fossero quasi estinte, invece ecco la bella sorpresa! Le balenottere azzurre nuotano di nuovo nelle acque nell’arcipelago britannico dell’Atlantico meridionale, ben noto ai balenieri che ne facevano una strage costante fino a 50 anni fa.
Il tratto di mare dell’arcipelago della Georgia del Sud era affollatissimo di balenottere azzurre prima che diventassero centro della caccia industriale tra il 1904 e il 1971, periodo in cui ne furono uccise oltre 42 mila. Il crollo della caccia alle balene è avvenuto negli anni ’60.
Il numero dei grandi cetacei diminuì così tanto che le balene erano praticamente scomparse. Tra il 1998 e il 2018 le cronache hanno registrato un solo avvistamento. Adesso sembra che la specie si stia riprendendo i suoi spazi.
I ricercatori sono rimasti piacevolmente sorpresi. In totale sono stati foto-identificati 41 esemplari. Rivedere le balenottere azzurre rappresenta quindi un evento importante, soprattutto dopo che da quasi 100 anni non se ne vedevano così numerose tutte insieme.
La buona notizia arriva però mentre un’altra minaccia incombe sull’arcipelago: il gigantesco iceberg A68a, uno dei più grandi al mondo in circolazione. Grande come l’isola di Cipro, il blocco di ghiaccio potrebbe presto avvicinarsi alle coste della Georgia del Sud.
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Il pericolo è che questo iceberg possa sconvolgere non solo l’habitat delle balene, ma l’intero ecosistema marino. Pinguini e foche potrebbero trovate bloccate le rotte di foraggiamento, spingendo questi animali a migrazioni forzate. Sarebbe un vero e proprio cataclisma.
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