Il Blob Atlantico di cui avevamo ampiamente parlato gli anni scorsi, costituito da un raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Atlantico settentrionale, attualmente appare posizionato verso le coste europee, sospinto dai forti cicloni oceanici che continuano a raggiungere il nostro continente.
In una visione d’insieme di tutto l’Oceano Atlantico sino al Mar glaciale Artico, è constatabile un’anomalia positiva sulle acque superficiali. Per intenderci, le acque dei mari sono estremamente più calde rispetto la media.
Nel nostro Emisfero acque marine superficiali sono più calde di circa 1°C oltre la norma. Invece risultano praticamente in media, ma vi contribuiscono vari fattori, quelle dell’Emisfero Australe, dove si proviene da un inverno parecchio burrascoso, che ha visto ondate di gelo importanti. Ma anche da quelle parti non è che i mari siano in buona salute.
Il Blob raffredda le temperature superficiali del Golfo di Biscaglia, delle acque oceaniche in prossimità delle Isole Britanniche, con effetti che si ripercuoteranno sul meteo a breve e medio termine.
Inoltre, spiccano le temperature molto sopra la media del mare del Nord, del Mar Baltico, poi del Mediterraneo, specialmente del settore centro-orientale e del Mar Nero.
In merito a questa anomalia, di recente si sono abbattuti temporali estremamente violenti, insolitamente per il periodo, in Grecia e Turchia, dove anche questi giorni si sono stati nubifragi e grandinate con chicchi di enormi dimensioni.
Il Blob si è spostato dalla posizione precedente come se fosse incalzato anche da un’altra novità che non è affatto trascurabile: la Corrente del Golfo sembrerebbe aver preso importanza, non tanto nella sua velocità, ma per la temperatura che attualmente appare molto elevata, ciò probabilmente dopo un’estate calda che ha interessato le regioni dove ha origine, ma dove attualmente le acque sono state rimescolate dall’ultimo uragano che si è appena battuto da quelle parti.
La temperatura dei mari influenza notevolmente il nostro clima, anche se ci sono altri numerosi fattori che lo alterano.
Una massa d’acqua superficiale più fredda della media di così limitate dimensioni, però potrebbe dissolversi a fronte del gran caos termico che c’è tutto attorno. Ma anche questo andrebbe a generare parecchie burrasche che poi toccherebbero l’Europa. Che si è inteso, questo raffreddamento non è il preludio di un inverno rigido.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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