Il periodo immediatamente dopo Natale è quello dove è più facile provare tristezza e malinconia. Uno studio scientifico ha calcolato, tramite un’equazione matematica, i motivi per i quali il terzo lunedì di gennaio sarebbe addirittura il giorno più brutto dell’anno.
Il terzo lunedì del mese quest’anno coincide con il prossimo 18 gennaio e, come vedremo, ci sono dei legami anche con la meteo. Di certo i lunedì non sono mai giornate così allegre, specie per chi lavora. Questa ricorrenza del Blue Monday ormai va avanti da circa un ventennio.
Nei primi anni Duemila, uno psicologo dell’università di Cardiff ha messo a punto un’equazione, tenendo conto di diverse variabili che vanno dal meteo, ai soldi spesi per Natale, fino ai sensi di colpa e al calo motivazionale post-feste.
A incidere è quindi anche l’aspetto meteorologico ed effettivamente, secondo altri studi, la malinconia legata alla stagione invernale, in questo periodo nella fase clou, esisterebbe davvero e colpirebbe più le donne degli uomini. Però fa eccezione la neve, che al contrario rende felici!
In alcuni Paesi questa ricorrenza viene presa molto sul serio: in Gran Bretagna tanti si assentano dal lavoro in questa data. Per risollevare l’umore, gli esperti consigliano di fare attività fisica, uscire con gli amici e concedersi qualche sfizio a tavola, nonostante le recenti festività.
Quest’anno però, a rendere più particolare il tutto e ad aumentare la difficoltà per contrastare la sensazione di tristezza, vi è la pandemia che ci ha tenuto compagnia per quasi tutto il 2020, con l’impossibilità di uscire con gli amici e di abbracciarsi.
In tanti non sanno che, contrapposto al Blue Monday, esiste anche il giorno più felice dell’anno che calcolò sempre Arnall nel 2005. Secondo i suoi calcoli infatti l’Happiest Day coinciderebbe con i giorni del solstizio estivo, compresi tra il 21 ed il 24 giugno.