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Caldo anomalo prossimi giorni, in Europa autunno ancora ai box

Siamo dinanzi ad un autunno bizzarro. Il freddo precoce che ha caratterizzato parte di ottobre non appare per nulla confermato ora a novembre. La situazione è mutata già da un po’, anche se ottobre è stato nel suo complesso termicamente fresco su parte dell’Europa Centro-Occidentale e sull’Italia.

Il viavai di perturbazioni nord-atlantiche è stato guidato da ripetute discese d’aria moderatamente fredda, a tratti anche d’estrazione polare. Si spiegano così le temperature sotto media, con il caldo che ha invece riguardato i paesi orientali dell’Europa.

Tutto è cambiato da fine ottobre, con l’accelerazione della corrente zonale oceanica a pompare aria più mite su diverse nazioni del Continente. Questa dinamica ha portato, alle nostre latitudini, alla distesa della fascia degli anticicloni dal Vicino Atlantico all’Europa Meridionale.

Il clima eccessivamente caldo, per il periodo, in molte parti del Continente ha caratterizzato il clima degli ultimi giorni. Basti pensare all’impennata termica soprattutto in Spagna e poi su Francia e Germania, con picchi oltre i 20 gradi. Il caldo fuori stagione ha raggiunto livelli record più a nord, tra Svezia e Danimarca.

Le anomalie termiche attese verso il weekend in Europa
Le anomalie termiche attese verso il weekend in Europa

Questa situazione sembra destinata a ripetersi anche nell’evoluzione meteo attesa per questa prima decade di novembre. Dopo una modesta e temporanea discesa di una saccatura fresca nord-atlantica sull’Europa Occidentale, l’anticiclone tornerà assoluto protagonista.

Il fulcro dell’alta pressione posizionerà i propri massimi prima sul Regno Unito e poi sulle nazioni centrali dell’Europa, costituendo un blocco alla circolazione atlantica che riuscirà appena a lambire le coste occidentali del Continente.

Temperature molto alte, rispetto al normale, sono attese ancora soprattutto sul finire della settimana nelle nazioni più settentrionali del Continente, dove sarà a costretta a scorrere l’aria più mite oceanica in virtù dell’anticiclone sbilanciato con i propri massimi sul Centro Europa.

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