Fine gennaio potrebbe vedere una temporanea fiammata di caldo anomalo su parte dell’Italia, con temperature ben oltre la norma. Il caldo nel cuore dell’inverno non è però una novità. Correva l’anno 2007 ed era gennaio, uno dei tanti mesi di gennaio del nuovo millennio non proprio così invernale.
L’inverno 2006/2007 fu un “non inverno” con costante anticiclone: in quell’anno un po’ di freddo giunse tardivamente e spesso si era avuto caldo anomalo. L’episodio più clamoroso risale senza dubbio al 19 gennaio 2007, momento nel quale la tempesta Kyrill spazzò letteralmente il Nord Europa.
Correnti caldissime anticicloniche affluirono verso l’Italia, con temperature che si impennarono su valori davvero da record sulle aree sottovento ai rilievi e addirittura punte estive straordinarie di quasi 30 gradi in Piemonte (valori fino a 20/25 gradi superiori alle medie del periodo).
Il dislivello barico generatosi fra i due versanti alpini (valori pressori più elevati sullo spartiacque estero) riuscì a porre le premesse per la discesa di correnti nord/occidentali di foehn. L’aria, in irruente discesa sui pendii montuosi, si asciuga e si riscalda notevolmente.
Trattandosi di masse d’aria già in partenza relativamente miti (zero termico in quota giunto fino ad oltre 3500 metri sulle Alpi occidentali), questo fenomeno si esaltò dando luogo ad un’eccedenza termica notevole rispetto al versante opposto.
Record di temperatura a valanga
Il ruolo delle Alpi si rivelò pertanto decisivo nel raggiungimento di temperature clamorosamente alte, in molti casi da record, in particolar modo su Piemonte, Emilia e Liguria. A Cuneo si raggiunsero quasi 28 gradi, mentre su Brossasco (sempre nel Cuneese), a quote collinari, si toccarono la bellezza di +29,4°C.
Non furono meno eccezionali i 25 gradi di San Damiano Macra (CN), stazione montana a 1095 metri di quota! Anche Torino fece registrare ben 25 gradi (nuovo record di Gennaio che polverizzò di 5 gradi il precedente primato), ma la stazione dei Giardini Reali rilevò addirittura 27 gradi.
Il record venne stabilito anche a Mondovì con +26.9°C e valore fuori norma anche a Torino Bric della Croce con +21.4°C e al Colle di Tenda (1232 metri) con +23.3°C. Caldo da record anche in Liguria, specie sulle zone di entroterra delle Alpi marittime, con punte di oltre 22 gradi a 1350 metri di quota.
Impennate termiche non di poco conto si misurarono anche in Emilia, con oltre 25 gradi nel parmense, 24 gradi a Piacenza e 22 gradi a Sasso Marconi, vicino Bologna. Le principali città della Lombardia, fra cui Milano, si attestarono su valori intorno ai 20-22 gradi.
Il caldo non risparmiò nemmeno l’Italia centrale, specie il versante Adriatico, ove anche qui l’effetto dei venti occidentali “in caduta” dall’Appennino si fece molto evidente, con ben 23 gradi all’aeroporto di Ancona Falconara.