Un consiglio? Lasciate perdere i modelli previsionali. Non sono mappe per “deboli di cuore”. Dall’altro ieri, improvvisamente, sono emersi scenari difficilmente comprensibili da chi, ovviamente, ha perso per strada vari pezzi che compongono il puzzle.
Ma cos’è successo? Cos’è cambiato di punto in bianco? Semplice, i centri di calcolo hanno cominciato a interpretare – probabilmente nel modo giusto – la netta contrapposizione termica tra l’Est e l’Ovest. Da un lato l’aria gelida siberiana, dall’altro lato l’aria mite oceanica. Una contrapposizione così forte non può non determinare scossoni barici, non può non dar modo all’Alta Pressione delle Azzorre di provare a strutturare un blocco meridiano.
Il tentativo potrebbe andare in porto tra circa una settimana e sapete una cosa? L’aria gelida che nel frattempo avrà invaso l’Europa settentrionale e orientale potrebbe gettarsi a capofitto sulle nostre regioni. Lasciamo perdere i particolari, mettiamo da parte i dettagli (che in questo momento creerebbero facilissimi entusiasmi), proviamo a concentrarci semplicemente sulla configurazione barica.
Se dovesse strutturarsi il blocco anticiclonico, ve lo diciamo subito, potrebbe insistere per giorni e giorni. Che vuol dire? Che l’ondata di gelo potrebbe insistere per giorni ed anzi, potrebbe trattarsi di vari impulsi d’aria gelida continentale. Lo ripetiamo, lasciamo stare i dettagli, tutto è ancora in bilico e potrebbe succedere – non possiamo escluderlo – che il gelo venga dirottato a est (verso Grecia e Turchia).
Concludendo ci sentiamo di dirvi, comunque, che qualcosa accadrà e su alcune regioni d’Italia farà davvero freddo. Forse addirittura gelo.