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Centro Meteo Europeo: Italia ed il VERO Inverno. Vortice Polare si disintegra

Premesso che nessuno ha una sfera di cristallo che ci potrà dire come sarà il meteo del futuro. Premesso che viviamo una fase di fluttuazioni del clima con dei repentini e importanti cambiamenti del clima. Premesso che nei prossimi mesi si dovrebbe realizzare un mix di effetti derivanti dalla combinazione di più masse d’aria.  Nonostante ciò, appare sempre interessante poter osservare il meteo, o meglio il clima che avremo nella prossima stagione, in particolare l’Inverno.

Per carità, viviamo ben altro che ci distoglie dal tempo atmosferico, ma tuttavia notiamo che l’argomento interessa parecchio, e proseguiremo a proporlo per dilettare noi nello scrivere, e voi se vorrete, nella lettura.

Meteo invernale nella norma determina la possibilità di neve a quote basse, e per alcuni tratti della stagione, anche in pianura al Nord.
Meteo invernale nella norma determina la possibilità di neve a quote basse, e per alcuni tratti della stagione, anche in pianura al Nord.

Le proiezioni del Centro Meteo Europeo sono piuttosto interessanti, in quanto prospettano una linea di tendenza invernale che potremmo dare come prossima alla norma per quanto concerne l’Italia. La normalità vuol dire che ci dovrebbero essere precipitazioni nella giusta misura, e soprattutto temperature invernali.

La normalità vuol dire neve su tutto l’arco alpino sino a quote basse, ma neve anche nella parte più fredda della stagione che dovrebbe raggiungere anche la Valle Padana.

Questa è la QUASI normalità, non è una previsione meteo.

La normalità vorrebbe che ci fossero precipitazioni nevose anche in Appennino, soprattutto quello settentrionale, quello centrale, l’Appennino meridionale e rilievi più elevati di Sardegna e di Sicilia. Questo è un inverno normale, con neve nei rilievi anche senza irruzioni di aria gelida provenienti dalle regioni dell’Artico o dalla Siberia. Di sicuro, la normalità per l’Italia non vuol dire gelo, ma sarebbe comunque una stagione che si alterna da periodi freddi a quelli meno rigidi. Questa è la normalità.

Tutto ciò non ci consente di fare previsioni meteo, bensì di commentare esclusivamente quello che modello matematico ci prospetta. Però osservando il modello matematico europeo abbiamo intravisto che per tutta la stagione invernale, compresa anche una parte sostanziale del mese di novembre, ci dovrebbero essere precipitazioni e temperature decisamente, quindi condizioni meteo assai differenti rispetto a quelle generate da un anticiclone assolutamente anomalo come quello che c’è attualmente.

Non entriamo attualmente nel merito del Vortice Polare di cui abbiamo parlato ampiamente, il quale durante la stagione invernale è comunque sempre presente e attivo. Sempre con l’ausilio del modello matematico che abbiamo citato, abbiamo osservato che da gennaio sino a febbraio si dovrebbero avere pressioni atmosferiche sotto la media sulla parte centro-settentrionale dell’Europa. Questo significherebbe spazio alle basse pressioni oceaniche.

Le proiezioni nell’insieme danno temperature di media lievemente sopra la norma nella Russia europea. Ciò non esclude ondate di gelo provenienti dalla Siberia da loro e neppure da noi. Però focalizzando l’attenzione sull’Italia vediamo, sempre nel modello matematico, tracce di temperature anche sotto la media nel periodo che va da fine novembre sino a parte di dicembre, ciò con l’ausilio non di proiezioni stagionali bensì del modello matematico che spinge le previsioni sino a un periodo di circa 46 giorni.

Ancora una volta stiamo osservando la conferma della QUASI normalità dell’inverno, e quindi la possibilità di non avere una stagione estremamente svantaggiata per effetto di quelle correnti oceaniche che in varie circostanze nel passato, hanno prodotto inverni molto miti in Europa in Italia.

Questo probabilmente perché quest’anno entreranno in campo altre correnti che andranno a contrastare quelle favorevoli al clima mite.

Obiettivamente, credere che avremmo una stagione invernale della media mi appare fantascienza, dato che non ne osserviamo da parecchio tempo. E anche quelle stagioni che sono state nell’ultimo decennio influenzate da ondate di freddo importanti. Potremmo citare il 2012 in febbraio.

Nell’inverno 2011/2012 abbiamo avuto un evento freddo molto importante in un contesto climatico europeo che ha avuto temperature sopra la media. E fu un freddo estremo, con affinità ad ondate di gelo che si mostrano, a quanto pare, più frequenti che da noi, in altri Continenti.

Di certo quell’ondata di freddo ha ridotto l’anomalia climatica di tutta la stagione. Il Febbraio 2012 fu gelido come raramente succede.

Mi ricollego quindi ad un approfondimento che è stato pubblicato da parte di un collega che quanto sia complesso avere in Europa lunghi periodi di freddo. Quantomeno negli ultimi decenni.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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