Già da alcune settimane il centro meteo europeo, con sede a Reading, aveva adocchiato nelle sue tendenze una possibile svolta proprio a cavallo fra la prima e la seconda decade di febbraio. Dopo una pausa, era infatti previsto il ritorno dell’inverno, con la sua fase più rigida della stagione.
Questo sta puntualmente avvenendo, con il gelo che già da qualche giorno si è insediato sul Nord Europa. Adesso il lago d’aria gelida sposterà la propria roccaforte sull’Europa Centro-Orientale e avrà modo di abbracciare anche l’Italia, grazie a moti antizonali delle masse d’aria.
Sta arrivando la fase più rigida dell’inverno e non sarà nemmeno così fugace. L’Europa resta infatti in balia del lobo siberiano di un Vortice Polare piuttosto debole sulla troposfera, il che significa che l’aria gelida riesce ad estendersi facilmente alle medie latitudini.
Questa fragilità del Vortice Polare, esattamente all’opposto di quanto avveniva lo scorso anno, nasce dal grande stratwarming avuto a gennaio. L’attuale disposizione del Vortice Polare comporta gelo in Europa come non si vedeva da qualche anno.
Clima rigido sino a fine mese
La proiezione diffusa dal Centro Meteo Europeo, valida per il periodo da 15 al 21 febbraio, indica il gelo intenso ben esteso su tutta l’Europa Centro-Orientale, con termiche al suolo anche di 8-10 gradi inferiori al normale. Parte del gelo influenzerebbe anche l’Italia, mentre l’ovest Europa avrebbe un clima meno rigido.
L’evoluzione meteo, per l’ultima parte del mese, vedrebbe un parziale ridimensionamento delle anomalie, con gelo che continuerà a dominare su tutta l’Europa Centro-Orientale, dove si misurerebbero dai 4 ai 6 gradi in meno rispetto alle medie.
In conclusione, febbraio manterrà una veste decisamente rigida e sarà con ogni probabilità il mese più rigido dell’inverno per gran parte d’Europa, Italia compresa. Solo a marzo quest’anomalia dovrebbe assorbirsi, con la primavera che potrebbe subito portare i primi tepori alternati a fasi più fredde.