Lo strumento principe a nostra disposizione per capire quali saranno le condizioni meteo climatiche del futuro (più o meno distante) è rappresentato dall’insieme dei modelli previsionali.
Diciamolo, siamo un po’ scottati da quanto accaduto nel recente passato. Ovvero, per capirci, l’ondata di gelo prima prevista, poi rivista, infine smorzata. Il gelo è arrivato, su questo non v’è dubbio, ma rispetto alle potenzialità iniziali abbiamo assistito – giorno dopo giorno – a un autentico ribaltone.
Ora ci risiamo, sì, proprio così. I centri di calcolo stanno nuovamente evidenziando dei cambiamenti importantissimi a cavallo tra fine mese e inizio marzo. Un cambiamento che trae origine dalle dinamiche del Vortice Polare e che potrebbe condurci alla strutturazione di un bel blocco. Blocco anticiclonico ovviamente, che se dovesse formarsi andrebbe a pescare aria gelida dall’Europa nordorientale o ancor peggio dalla Russia occidentale.
Poi, chiaro, molto dipenderà da dove andrà a posizionarsi il muro anticiclonico e conseguentemente dalla traiettoria dell’eventuale ondata di freddo (o gelo). L’Italia potrebbe rientrare nei giochi, potrebbe essere uno degli obbiettivi ma vedremo se eventualmente sarà un obbiettivo principale o secondario.
Fatto sta che dobbiamo andarci cauti, perché abbiamo imparato (anche dal passato) che i modelli possono cambiare view da un giorno all’altro. Per il momento ragioniamo ipoteticamente, se poi arriveranno le conferme dovuto saremo qui a discuterle insieme.