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Ciclone al “semifreddo” e in futuro scontro tra titani?

Ce lo spiega il meteorologo Stefano Bernardi

Quella appena passata è stata una notte falcidiata da precipitazioni di tutti i tipi.
Piogge e nevicate intense, come previsto dal Meteorologo Stefano Bernardi, hanno caratterizzato il meteo di gran parte del territorio italiano ed in maniera particolare del centro Italia.
La neve è caduta copiosa a partire dagli 800 metri in su mentre l’abbondante pioggia ha permesso di ridurre il gap tra la siccità (sempre più preoccupante) e quella che dovrebbe essere la normalità climatologica.
Il tutto a causa di un profondo vortice depressionario formatosi a causa della già citata lingua di freddo continentale, di estrazione artico-continentale,gettatosi a capofitto nelle acque “calde” del mare nostrum e che di fatto ha messo in moto verso l’Italia una sorta di ciclone al “semifreddo” (sono previste in sostanza temperature fredde ma non glaciali).
La depressione, secondo il Meteorologo aquilano, insisterà almeno fino a Venerdì prossimo salvo poi colmarsi lentamente.
Per il futuro, Bernardi, volendo azzardare una tendenza, vedrebbe il materializzarsi di una sorta di scontro tra due titani, vale a dire tra il Vortice Canadese(VC) e quello Siberiano (VS), sul quale i tanti operatori del settore si stanno concentrando.
È dal prevalere dell’uno sull’altro che si disegneranno le sorti del tempo che farà nelle prossime settimane e, soprattutto, se nel medio atlantico il vortice canadese riuscirà a fiondarsi, agganciandolo, sul quella  parte del Vortice polare spostatosi sul versante russo poiché spaccato in due da uno split alto-pressorio.
A dir la verità di mezzo ci sarebbe una sorta di lotta tra Davide (VC) e Golia (VS) il cui esito finale determinerà le sorti del meteo futuro, ovvero se in Europa, e in maniera particolare in Italia, prevarrà il grande freddo di origine siberiano o le correnti atlantiche.
Comunque vadano le cose per i meteorofili, e non solo, si mettono molto bene. In sostanza per gli appassionati ci sarà da stropicciarsi le mani.
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