Il meteo invernale è tornato assoluto protagonista, dopo un periodo mite che aveva dato l’illusione di una primavera molto anticipata. La stagione ha invece fatto un brusco passo indietro, quando siamo ormai ad un passo dall’equinozio di primavera, che quest’anno cadrà il 20 marzo.
La colonnina di mercurio è già calata nettamente in questi primi giorni di settimana, tanto che i valori minimi si sono portati attorno allo zero. Non sono mancate brinate fino in pianura su alcune aree del Nord e lungo i fondovalle interni del Centro Italia.
Lo stesso scenario si ripeterà anche mercoledì mattina, con qualche brinata sulle pianure del Nord e sulle valli del Centro Italia, grazie anche ai cielo perlopiù sgombri da nubi. L’aria sarà pungente anche di giorno, sebbene il soleggiamento marzolino contribuirà ad alleviare la sensazione di freddo.
Freddo previsto ancora in accentuazione
Il freddo appare destinato ad intensificarsi ulteriormente, con temperature che nei prossimi giorni caleranno ancora, portandosi diffusamente su valori ben sotto media. L’Italia sarà infatti sotto tiro di nuovi impulsi d’aria artica, che raggiungeranno l’apice tra giovedì e venerdì.
Il picco di questa fase rigida è previsto per venerdì, quando avremo temperature minime diffusamente attorno o poco sottozero non solo in Val Padana, ma anche sulle pianure del Centro Italia. I valori, sia minimi che massimi, saranno di 4 ai 6 gradi inferiori alla norma.
Le basse temperature consentiranno alla neve di spingersi a quote molto basse in alcune regioni, dato il previsto peggioramento meteo atteso proprio da venerdì a seguito del formarsi di un vortice ciclonico mediterraneo.
La situazione cambierà poi in parte nel weekend, quando le temperature dovrebbero risalire su gran parte del Centro-Sud, per effetto dell’afflusso di correnti più temperate ed umide sciroccali. Il clima resterà invece freddo al Nord, con temperature sempre invernali e al di sotto della media.