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Dai su INVERNO, regalaci bufere di NEVE!

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Caro Inverno ti scrivo…

Siamo qui, noi umili professionisti della meteo, noi umili osservatori del tempo, noi umili appassionati in materia. Sì, siamo qui, a chiederti uno sforzo prima di salutarci.

FEBBRAIO 2012, il GRANDE GELO sull’Italia. Evento meteo da RECORD

Sappiamo che tra qualche settimana te ne andrai e tornerai a dicembre. Vuoi lasciarci un’eredità di questo tipo? Vuoi lasciarci il nulla più assoluto? Dai su, non si fa così. Dovresti avere un minimo di clemenza per chi, come noi, ti aspetta a braccia aperte. Dovresti avere un po’ di comprensione verso chi, giornalmente, cerca di analizzarti quasi fosse uno psicologo. Ma capirti è difficile, anzi, è difficilissimo.

E’ diventato quasi impossibile, soprattutto negli ultimi anni. Avanzi promesse puntualmente disattese, ci fai letteralmente venire il mal di testa e ci fai prendere critiche furiose. Ma la colpa di chi è? Tua o nostra? Forse è la tua, anzi, sicuramente è la tua. Perché non ci si comporta in questo modo, non puoi lasciarci con un pugno di mosche.

Meteo invernale irruento al fotofinish

Tu dirai, giustamente, che la colpa è nostra e soltanto nostra. Rimarcare il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici è un tuo diritto, è giusto che lo faccia. Ma colpisci una ferita aperta, perché per noi è una ferita che rischia di diventare insanabile. Forse è troppo tardi, forse ancora no. Fatto sta che hai ragione, dovremmo prendercela con noi stessi.

Ma lascia stare per un attimo le colpe. Prova ad accogliere queste nostre richieste. Prova a mettere da parte il rancore, così magari riuscirai a ricordarti qual è il tuo ruolo. Non può essere questo, troppo brutto per essere vero. Ti stai facendo prendere in giro da una primavera anticipata, anzi, in qualche caso addirittura dall’estate anticipata. Ma ti sembra normale sentir parlare di 30°C a febbraio? Beh, se per te è normale ci arrendiamo. Deponiamo l’ascia di guerra e pensiamo alla prossima battaglia.

Però, caro inverno, ricordati che così non si può andare avanti. Perché poi lo sappiamo, sappiamo che potresti vendicarti a marzo, magari anche ad aprile, prendendoti la tua bella rivincita quando meno ce lo aspettiamo. Chissà se leggerai queste parole, chissà se avrai voglia di regalarci qualche piccola soddisfazione.

In fondo non chiediamo chissà cosa, chiediamo soltanto che un po’ di freddo e neve ci portino il tuo arrivederci. Arrivederci al prossimo anno, se vorrai…

Pubblicato da Alessandro Arena

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