No, ancora una volta no. L’ultima volta che abbiamo affrontato il discorso delle anomalie termiche – perché di quello si tratta – è stato a novembre. In realtà ne abbiamo parlato negli ultimi giorni e ancor prima un paio di settimane or sono prima che le condizioni meteo virassero pesantemente verso il gelo siberiano (ricorderete l’incredibile rimonta anticiclonica africana).
Si è trattato di brevissime parentesi, nulla che potesse far gridare al meteo estremo. Ora se ne torna a parlare perché stiamo già affrontando una fase anticiclonica contrassegnata da temperature superiori alle medie, ma guardando in là nel tempo possiamo affermare che se alcuni elementi dovessero orientarsi nella giusta direzione potremmo assistere a una seconda metà di marzo eccessivamente mite – addirittura calda – e senza precipitazioni degne di nota.
Ecco, quindi, nuovamente le solite pessime anomalie. Termiche e pluviometriche. Sì, lo sappiamo, veniamo da un Inverno a tratti eccessivamente piovoso, ma ora si rischia seriamente di dover girare la faccia dall’altro lato. Esatto, nella direzione del deficit pluviometrico e delle alte temperature.
Per questo motivo vi diciamo che non se ne può più. C’eravamo illusi, noi e voi, di poter andare incontro a stagioni finalmente normali ma evidentemente non è ancora il momento. A livello emisferico stanno succedendo cose importanti, cose che tra non molto potrebbero riportarci verso un’epoca climatica più simile al passato, ma fin tanto che avremo a che fare coi rimasugli di certi pattern atmosferici dovremo sopportare le solite anomalie.
Poi lo sappiamo, ad anomalia di un certo tipo corrisponde un’anomalia di segno opposto. Quindi occhio, perché se il caldo anomalo e la carenza di piogge dovessero prendere il sopravvento nelle prossime settimane, si rischierebbe di dover assistere a fenomeni violenti e freddo tardivo nel cuore della Primavera o ancor peggio a ridosso dell’Estate.