Meteo a soqquadro, lo abbiamo scritto varie volte, e intende definire il susseguirsi esageratamente caotico dei fenomeni atmosferici. Le stagioni di un tempo non ci sono più, e che se ne dica pure il contrario, le prove certe sono fornite dagli Enti Mondiali sul Clima che costantemente monitorano vari parametri atmosferiche e terrestri.
Il clima cambia molto velocemente, ma soprattutto con prospettive che sono difficilmente prevedibili. Abbiamo la possibilità di consultare proiezioni sul clima del futuro, ma tutte queste indicano numeri differenti. Eppure, hanno in comune un elemento: la temperatura nel futuro aumenterà.
La causa fondamentale dei cambiamenti climatici deriva dall’eccessiva produzione di gas serra dovute alle attività umane. D’altronde nel Pianeta vivono miliardi di persone, e queste sono concentrate soprattutto in Asia ed in ristrette aree. La crescita esponenziale della popolazione in Asia sta azzerando ogni sforzo svolto dai paesi occidentali per abbattere le emissioni di gas serra.
India e Cina producono ormai la maggior parte dei gas detti serra, e questi dovrebbero secondo gli studi più autorevoli, influire sui cambiamenti climatici.
E noi ci troviamo sovente a commentare un’evoluzione meteo climatica a lungo termine davvero complessa, spesso influenzata da sbalzi imponenti di temperatura e condizioni atmosferiche.
Ad esempio, osservando l’evoluzione meteo delle prossime due settimane vediamo che la stagione estiva stenterà a mostrare i suoi segnali di arrivo, mentre la primavera è come soffocata da un inverno che non vuole finire, soprattutto nella parte settentrionale dell’Europa, dove si susseguono irruzioni di aria fredda un tempo insolite.
In Italia vediamo e tocchiamo con mano, una diminuzione delle giornate di pioggia e un aumento di intensità delle precipitazioni. Questo fattore, soprattutto nelle estreme regioni meridionali è un indice di desertificazione.
E per desertificazione di un territorio non si intende solo la diminuzione di piovosità, bensì un’alterazione del ciclo dell’acqua dovuta a un cambiamento della piovosità. Per intenderci, piove in tempi troppo brevi tantissimo, l’acqua scorre via verso il mare e non viene trattenuta dalle falde acquifere.
In Africa da alcuni mesi si stanno registrando temperature molto elevate, c’è la possibilità concreta che nell’occasione di invasione verso il Mediterraneo centrale e parte dell’Europa dell’anticiclone nordafricano, si possono creare delle ondate di calore importanti. Ne parla anche AccuWeather.
Quando si scrive che ci potranno essere 40°C non vuol dire che saranno registrati diffusamente, ma che talune località che patiscono di particolari condizioni potrebbero esserne interessate. In Italia abbiamo avuto negli anni, temperature estreme massime altissime, con record non eccessivamente distanti persino dai 50°C.
Vi abbiamo parlato come un grosso centro americano, ci riferiamo a AccuWeather, abbia diffuso un bollettino per la prossima estate che annuncia caldo rovente per l’Italia e diversi paesi del Mar Mediterraneo.
Il centro meteo americano nelle sue proiezioni ha tenuto conto di vari fattori che non conosciamo, perciò da semplici osservatori, in questa circostanza possiamo solo semplicemente riportare la notizia così come, eventualmente commentarla come giusto che sia, con delle considerazioni.
Abbiamo ormai varcato la soglia di metà maggio, quel periodo dell’anno ci mette in mano il biglietto di sola andata verso l’estate. Estate che è una stagione rilevante sotto il profilo climatico per le nostre latitutini, al pari dell’inverno.
Da quanto ci risulta, però ci potrebbero essere parecchi disturbi provenienti da Nord, ma allo stesso tempo la massa calda africana potrebbe creare non pochi grattacapi.