In buona parte d’Europa la temperatura è più mite rispetto alla sua media. In Italia le belle giornate sono accompagnate dalla mitezza di pomeriggi che sarebbero più tipici alla fine di settembre. Inoltre, più passano i giorni, e maggiori sono le anomalie climatiche. Pensate che qualche giorno fa, il sud ovest della Francia ha sfiorato temperature massime di circa 30°C.
In Valle Padana sono stati raggiunti i 20°C, valori decisamente anomali per il periodo dell’anno. Ma il clima è mite anche altrove, e al Sud e le Isole Maggiori c’è ancora chi fa un bagno in mare, o va in spiaggia a godere il bel sole di questo novembre.
E tutto questo succede dopo un mese di ottobre che prometteva l’arrivo di un precoce inverno.
I modelli matematici stagionali sono probabilmente influenzati dai mix ambigui di quest’anno degli indici di comportamento del clima, improntati quasi tutti da valori estremi. Inoltre, il nostro Vortice Polare è divenuto fortissimo, però i modelli matematici a medio e lungo termine, ne individuano le prime falle, ovvero delle criticità che potrebbero dar seguito al suo spanciamento, che in ambito previsionale indica l’avvento di irruzioni d’aria fredda verso latitudini più meridionali.
In un contesto generale, ciò non significa che in Italia ci sarà il gelo, che per altro se ci sarà non sarà ad oggi prevedibile. Lo ripetiamo a scanso di equivoci.
Il generale caos degli indici di comportamento del clima comporterà un’accentuazione delle anomalie climatiche, caratterizzate da situazioni di blocco della circolazione atmosferica. Per intenderci, alcune parti del nostro Emisfero subiranno prolungati periodi di caldo e siccità, mentre altri, in contemporanea, si troveranno nel flusso freddo e perturbato. Il tutto, comunque in un contesto che conferma un modesto aumento della temperatura nel nostro Emisfero, accentuato dal minor freddo che farà nel Polo Nord.
Ed ecco che a sorpresa (non per noi che lo scriviamo da giorni), in controtendenza alle previsioni dei centri meteo internazionali, che aria gelida invaderà la Russia europea, l’Ucraina, il Mar Nero, dove su quest’ultimo nelle coste esposte ai freddi venti da nord, cadranno forti nevicate.
Il Mar Nero quest’anno segna temperature superficiali superiori alla media, ed è un’ideale presupposto per eventi meteo estremi, per altro già visti in questo Autunno sotto altri fenomeni atmosferici.
Insomma, il freddo dalla Russia si spingerà ripetutamente verso l’Europa, e ciò non è affatto un evento meteo trascurabile per il proseguimento della stagione, in virtù di altri elementi che osserviamo per i due mesi chiave dell’Inverno: dicembre e febbraio, di cui parleremo questi giorni.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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