CLIMA E METEO: le temperature delle nostre città, soprattutto dei grandi agglomerati urbani posti in zone quali la Pianura Padana dove la ventilazione e la dispersione del calore è quasi assente, sono fortemente aumentate nel corso degli ultimi decenni.
Una superficie urbana in forte espansione vuol dire eliminare il verde, quelle foglie delle piante che assorbono calore durante il giorno limitando l’aumento termico, ma vuol dire anche uso massiccio dei condizionatori durante l’estate, del riscaldamento durante l’inverno, traffico automobilistico, cemento, tetti, ecc.
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Tutti fattori che hanno una grande influenza sulle temperature cittadine, tanto che si parla oramai di “effetto cappa di calore” di una città, oppure di “isola di calore”, dove le città presentano oramai dei valori termici più alti, a volte di diversi gradi, rispetto alle zone di campagna circostanti.
Un nuovo studio uscito in questi giorni, sta cercando di stimare quello che è l’aumento delle temperature presenti sul Regno Unito a causa della presenza dei grandi agglomerati urbani.
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Ebbene, i risultati sono che le temperature urbane sono aumentate di almeno +1,9°C, in particolare le temperature minime, mentre per le massime giornaliere l’effetto di aumento rispetto alle aree circostanti non urbanizzate è praticamente nullo.
L’effetto sulle temperature medie giornaliere risulta quindi in un aumento di circa +1,0°C, con aumenti molto maggiori sui grandi agglomerati urbani come Londra.
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Questo studio, quindi, oltre a quantificare la variazione termica determinata dalle grandi città, stima un aumento di almeno +1,0°C sui valori medi di temperatura minima su tutto il Regno Unito.
Pertanto una parte del riscaldamento globale misurato negli ultimi decenni potrebbe essere stato determinato dall’espansione urbane invece che dall’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera, anche se molte stazioni meteo poste in zone non urbanizzate hanno ugualmente misurato un considerevole aumento termico.
Pubblicato da Giovanni De Luca