La primavera astronomica fa il suo debutto ufficiale il 20 marzo: alle ore 10:37 del mattino inizierà ufficialmente la nuova stagione di mezzo anche per il calendario astronomico, con il momento dell’equinozio (dal latino equi-nox, cioè notte uguale al dì) di primavera.
L’equinozio, che cade quasi sempre il 20 marzo (a dispetto dei tanti che la primavera inizi sempre il 21 marzo), rappresenta l’istante nel quale il Sole si trova perpendicolare all’equatore e la separazione tra zona illuminata e zona in ombra della Terra passa per i poli (intersezione tra eclittica ed equatore celeste).
Solo prossimo secolo equinozio di primavera il 21 marzo
L’ultima volta che la la primavera è iniziata il 21 marzo è stata nel 2007, prima ancora nel 2003. Basti pensare che l’inizio della primavera cadrà di nuovo il 21 marzo solo nel 2102. Ben prima, nel 2044, l’equinozio di primavera cadrà addirittura il giorno 19 marzo, nella Festa del Papà.
La causa di questo slittamento è legata alla discrepanza che c’è tra il calendario gregoriano (che dura 365 giorni) e l’anno solare, cioè il tempo che la Terra impiega effettivamente per compiere un giro completo intorno al Sole, pari a 365 giorni e 6 ore circa.
Ogni quattro anni si aggiusta in qualche modo il tempo introducendo un anno bisestile, che ha appunto un giorno in più (6 ore all’anno x 4 anni = 24 ore). Questo è il trucco per recuperare le ore perdute ed evitare così lo sfasamento delle stagioni rispetto al calendario.
Non è però un sistema perfetto ed esistono infatti ulteriori regole extra, come il fatto che possono essere bisestili solo gli anni che segnano il passaggio di secolo divisibili per 400. In tal senso l’anno 2000 è stato dunque bisestile.
Questo stratagemma ha provocato una progressiva anticipazione degli eventi del calendario astronomico: per questo motivo nel 2044 l’equinozio di primavera sarà addirittura il 19 marzo. E invece, come già evidenziato, dovremo attendere il prossimo secolo per ritrovare l’equinozio cadere il 21 marzo.
L’equinozio di primavera di quest’anno coincide però con una fase di freddo invernale su tutta Italia, non proprio adatto a celebrare la nuova stagione. Tra l’altro, questa parentesi invernale durerà ancora diversi giorni, con freddo intenso e neve a bassa quota. Si può benissimo parlare di falsa partenza della primavera.