Un paradosso? Forse sì, forse no. Se andiamo a considerare l’intera varietà di condizioni meteo climatiche di marzo non dobbiamo allarmarci. Non c’è nulla di strano. Se andiamo a considerare gli estremi meteo climatici degli ultimi decenni dovremmo stupirci anche meno.
E’ per questo che, osservando le varie mappe di previsione, non abbiamo certo strabuzzato gli occhi. In primis quando è stato letteralmente annichilito il trend invernale della seconda metà mensile. In secundis quando sono apparsi scenari da equilibrio fragilissimo. Di che stiamo parlando? La facciamo semplice.
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Dal 20 marzo in poi potrebbero aprirsi 2 strade. La prima, il ritorno dell’Alta Pressione. La seconda, l’arrivo dei nubifragi. C’è una soluzione intermedia? Sì, c’è. Diciamo questo, che qualora dovessero subentrare dei nubifragi potrebbero concentrarsi su alcune regioni mentre su altre dominerebbe il bel tempo. Bel tempo con caldo, o comunque con delle temperature decisamente alte per il periodo.
Ma cos’è che farà la differenza? Partiamo dall’orogine. La struttura anticiclonica dovrebbe ripresentarsi in forze, estendendosi verso est. Ma prima che ciò accada dovrebbe realizzarsi un ingresso depressionario sul Mediterraneo occidentale. Depressione che, proprio a causa della chiusura altopressoria, potrebbe diventare la cosiddetta goccia fredda.
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Vuol dire che potrebbe trasformarsi in uno di quei vortici difficilmente interpretabili dai modelli fisico matematici. Per quale ragione? Perché quando si muove all’interno di aree con pressioni alte e livellate la traiettoria potrebbe cambiare da un momento all’altro mandando in cirsi qualsiasi previsione.
Ecco perché non siamo ancora in grado di dirvi se prevarrà una o l’altra situazione. Potrebbe avere la meglio l’Alta Pressione e tra l’altro con la presenza di un vortice in quella posizione arriverebbe aria calda dal nord Africa. Ma potrebbe anche succedere il contrario, ovvero che il vortice si isoli più a est e che quindi ci coinvolga direttamente. La via di mezzo l’abbiamo descritta. A prescindere dal risultato possiamo però concludere dicendovi che d’invernale ci sarà poco o nulla, difatti le temperature sono previste in forte aumento.
Pubblicato da Alessandro Arena