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Europa alle prese con caldo anomalo dominante, autunno scomparso

Il ricordo di un ottobre fresco è ormai svanito, di fronte ad un avvio di nuovo mese segnato da condizioni meteo radicalmente opposte, a seguito dell’affermazione di un esteso anticiclone che si è esteso molto a nord con perturbazioni miti dirette ad alte latitudini.

Questa preponderante presenza dell’anticiclone sul Vecchio Continente è in qualche modo da ricollegare alla nuova compattezza del Vortice Polare, che è una forzante per l’espansione da ovest di figure di alta pressione che risultano talvolta persistenti.

Nell’ultima settimana le temperature si sono assestate su valori ampiamente superiori alla media un po’ su tutta l’Europa. Scarti fino a 4-6 gradi oltre la norma si sono registrati sull’area baltica, su parte della Penisola Scandinava e sulla Russia.

Le anomalie termiche al suolo registrate tra il 2 e l'8 novembre
Le anomalie termiche al suolo registrate tra il 2 e l’8 novembre

Sul resto d’Europa le anomalie termiche positive, pur presenti, sono state inferiori. Solamente sulle coste atlantiche europee, nonché sul Regno Unito, osserviamo temperature prossime alla norma, anche con locali scarti negativi.

Le temperature dell’ultima settimana sono risultate superiori alla norma anche sull’Italia, in particolare al Nord e sulle zone alpine. Il contesto tutt’altro che autunnale, a livello europeo, sembra destinato a perdurare ancora per diversi giorni.

A ben vedere l’evoluzione meteo sembra poco propensa a proporre scenari freddi sino almeno a metà novembre, ma probabilmente anche oltre. L’anticiclone continuerà a dominare su oltre mezza Europa, apportando ancora temperature a tratti molto miti per novembre.

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