Venti gelidi dalla Russia hanno iniziato a dilagare sul Vecchio Continente, complice un esteso blocco anticiclonico sul Vicino Atlantico. Un nucleo gelido si è esteso dalla Russia Europea e dalle aree baltico-scandinave verso l’Ucraina e la Polonia.
Cambia la situazione rispetto a inizio gennaio e allo scenario che imperversava sino a solo pochi giorni fa, quando invece il freddo coinvolgeva più direttamente l’Europa Occidentale, tanto da essere l’artefice della grande nevicata a Madrid.
Adesso si tratta però di masse d’aria molto più rigide, che manderanno ancor più nel freezer tutta l’Europa Centro-Orientale con associata una certa dose di neve e ghiaccio. La neve ha ricoperto molte aree affacciate sul Baltico, anche vaste zone di Danimarca e Polonia, fino a raggiungere la Germania e Austria.
L’aria è infatti di tipo continentale, particolarmente rigida nei bassi strati e capace di determinare un severo abbassamento termico. In tal modo il gelo si sedimenta e poi tende a persistere fino a quando non si concretizza un generale cambio di circolazione, capace di scalzare la massa d’aria gelida.
Rotta del grande freddo, in ulteriore espansione
Il grande freddo sta avanzando ulteriormente verso est e verso ovest, coinvolgendo per ora parte del Centro Europa e dei Balcani. Le temperature si sono drasticamente abbassate, tanto da raggiungere punte inferiori ai -35 gradi sulle aree scandinave settentrionali e -40°C in Russia.
A fronte del clima così gelido sull’Europa Centro-Orientale, la situazione è ben diversa sui paesi occidentali del Continente. L’influsso della rimonta anticiclonica oceanica ha infatti riportato il clima mite anche in Spagna, dopo le grandi ed eccezionali nevicate dei giorni scorsi.
Il grande gelo, ulteriormente dilagando verso ovest, prenderà marginalmente anche l’Italia nei prossimi giorni, ma il nocciolo polare più intenso rimarrà collocato tra la Russia e le zone orientali dell’Europa. Sul settore occidentale del Continente il clima permarrà invece mite, con temperature sopra media.