Passano i giorni e i modelli previsionali non sembrano voler arretrare di un passo. D’altronde lo sappiamo fin troppo bene: quando individuano una fiammata africana difficilmente sbagliano. Quando individuano eccessi meteo climatici così importanti difficilmente cannano.
Ed è per questa ragione che dobbiamo iniziare a prendere in seria considerazione il trend di fine aprile. Tutto deriverebbe da un imponente cambiamento della circolazione emisferica e dal ritorno delle perturbazioni atlantiche sull’Europa occidentale. Uno dei primi affondi depressionari dovrebbe scivolare sulla Penisola Iberica e la risposta, a quel punto, sarebbe sempre la solita: Anticiclone Africano sull’Italia.
Un promontorio mobile, giusto evidenziarlo, il ché potrebbe “salvarci la pelle”. Per capirci: potrebbe trattarsi di una fiammata potente ma temporanea. Per fortuna… Potente non su tutto lo stivale, diciamo che molto probabilmente potrebbe portare eccessi termici pazzeschi al Centro Sud e tra le due Isole Maggiori, laddove la colonnina di mercurio potrebbe puntare con decisione quota 30°C e oltre.
Per darvi un’idea: le proiezioni termiche ci dicono che a 1500 metri, quota di riferimento nella valutazione del freddo e del caldo, potrebbero affacciarsi isoterme dai 15 ai 18°C. Si tratterebbe di valori elevati, che al suolo si tradurrebbe nelle temperature massime evidenziate pocanzi.
Il Nord potrebbe restarne fuori, o comunque ai margini, a causa di una maggiore ingerenza fresca oceanica. Ma non è detto, tutto è in divenire, ragion per cui dovremo attendere di sapere con precisione quale sarà la traiettoria del promontorio anticiclonico. Ma da queste parti sta per prendere avvio la stagione dei temporali, e di ciò ne parleremo.