L’irruzione fredda dalla Russia, dopo aver coinvolto l’Italia e i Balcani, ha spostato il proprio raggio d’azione tra Grecia e Turchia, sfondando anche sull’Africa nord-orientale. L’isoterma di zero gradi a 1500 metri è arrivata fino a latitudini tropicali africane, facendo crollare le temperature sul deserto.
Il flusso gelido ha portato la neve fin sulle alture di Cipro e per ultime anche le aree del Medio Oriente affacciate sull’est del Mediterraneo. Rovesci di neve fino a quote localmente molto basse sono giunte in Siria, in Libano, in Giordania ed Israele.
Come era nelle attese, la neve nella giornata di mercoledì 17 febbraio ha fatto la comparsa anche su Gerusalemme, grazie a temporali che hanno rovesciato l’aria molto fredda dalle quote superiori verso il basso.
Inizialmente la neve è stata solamente coreografica, frammista a pioggia. Successivamente, con l’intensificazione dei fenomeni e l’ulteriore calo termico, la neve si è depositata al suolo con accumulo di alcuni centimetri al suolo.
Nel video possiamo apprezzare la nevicata, un evento raro ma non troppo, anche perché Gerusalemme è situata ad oltre 700 metri di altezza sopra il livello del mare. L’ultima vera nevicata, su Gerusalemme, risale a 6 anni fa, ma fiocchi si ebbero anche nel 2019.
L’ultima vera grande nevicata, con accumuli davvero notevoli, che si è abbattuta su Gerusalemme, risale al grande inverno del 1992, quando sulla città cadde più di 1 metro di neve fresca. Quello fu davvero un evento straordinario che paralizzo la città Santa, con disagi per giorni.
Il freddo anomalo sulla parte occidentale del Medio Oriente si contrappone a clima ben più caldo poco più ad est traArabia Saudita e Golfo Persico, dove si toccano picchi di 35 gradi, alle stesse latitudini laddove imperversa il grande freddo sulle aree che si affacciano sul Mediterraneo.