Oltre mezza Europa sta finendo nelle grinfie del gelo russo. L’attuale scenario scaturisce da quelle che sono le conseguenze dello stratwarming, quel riscaldamento della stratosfera che stiamo monitorando da qualche tempo e che ha favorito la spinta del lobo siberiano del Vortice Polare verso il Nord Europa.
Lo stesso previsto rinforzo, subito dopo metà mese, del blocco anticiclonico sulla Groenlandia è riflesso della stessa situazione, da cui potranno facilmente scaturire nuovi affondi d’aria molto fredda verso l’Europa. La presenza dello stratwarming non è però sempre garanzia di gelo e neve per il Mediterraneo.
Pur con l’incremento della possibilità di ondate di freddo alle medie latitudini, sul bacino del Mediterraneo possono anche crearsi scenari differenti, con la conseguenza di rimane ai margini delle irruzioni polari. L’attuale imminente fase fredda, che toccherà il culmine nel weekend, non dovrebbe durare troppo a lungo.
Di sicuro sino al 18-19 gennaio l’Italia rimarrebbe alle prese con l’influenze delle correnti fredde dalla Russia, anche se i massimi effetti del nucleo siberiano penalizzeranno sempre gli stati centro-orientali dell’Europa.
Novità da metà della prossima settimana
L’Italia non sarà l’obiettivo principale della colata gelida, ribadiamo. Il freddo si farà comunque sentire e ci sarà occasionale per qualche precipitazione nevosa a quote basse. Le temperature saranno sotto media, ma con anomalie meno marcate rispetto ai paesi settentrionali e orientali europei, oltre ai Balcani.
Un cambiamento parrebbe probabile dal 20 gennaio, con lenta risalita termica sull’Italia. In questa fase, a livello europeo appare concreta l’ipotesi di nuove discese fredde sulla parte occidentale dell’Europa, grazie al rinforzo dell’anticiclone sulla Groenlandia.
L’Italia potrebbe venire a trovarsi coinvolta in un richiamo più mite sud-occidentale, con le sole regioni settentrionali lambite da una circolazione più fredda. Il gelo potrebbe in parte ritirarsi anche dall’Europa Centro-Orientale, ma si tratta di uno scenario ancora molto dubbio e ampiamente da confermare.