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Gelo record d’aprile e neve, l’Europa è passata da un estremo all’altro

L’irruzione fredda artica, che attualmente interessa l’Italia, ha potuto un drastico raffreddamento anche su buona parte dell’Europa. Oltre alle nazioni centro-settentrionali del Continente, il freddo ha coinvolto appieno l’area balcanica. Qui la neve ha raggiunto le aree costiere adriatiche, tra Slovenia e Croazia.

Oltre mezza Europa con temperature ampiamente sotto media

Il colpo di coda invernale ha determinato un crollo in picchiata delle temperature, con valori rigidi persino da record per aprile. Sulla Francia sono stati registrati diversi record mensili, a partire da Orleans che con -5,4°C ha battuto il primato precedente di freddo di aprile di -4,5°C, che resisteva dal 1938.

Sempre in Francia, nel centro-valle della Loira le temperature sono scese fino a picchi di -7°C in alcune aree rurali. Altri record sono stati misurati a Blois con -5°C (precedente record -3,4°C dell’aprile 1991) e a Chalon-sur-Saone con -4,9°C (primato precedente di -4,4°C risalente all’aprile 2003).

Primavera indietro tutta in una settimana

Ciò che sorprende maggiormente è come in queste stesse zone, ma anche da altre parti d’Europa, nell’arco di 6-7 giorni si sia passati dal caldo record al freddo altrettanto record. Beauvais aveva registrato +24,8°C il 31 marzo, per scendere a -6,9°C il 6 aprile.

Il clamoroso salto indietro della primavera, con questo tracollo termico così importante, ha posto l’Europa in uno scenario che è più facile da vivere sul Nord America dove simili ribaltoni sono più frequenti. La primavera è la stagione degli sbalzi, ma quanto avvenuto in questi giorni non ha davvero precedenti.

Oltre al gelo, non sono mancate le nevicate cadute diffusamente sino in pianura su molte zone della Germania e fino alla fascia costiera sulla Danimarca, sul Belgio e sui Paesi Bassi. La neve è caduta fin sul mare persino in Gran Bretagna. Fiocchi coreografici sono caduti anche su Parigi.

Il clima rigido invernale è destinato a cedere spazio alla rimonta d’aria più mite che gradualmente risalirà anche alle medie-alte latitudini europee. Nuovi impulsi freddi punteranno sul finire della settimana l’Ovest Europa, ma in uno scenario più tipico per aprile.

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