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I Medicanes, gli Uragani sul Mediterraneo: dove si formano più spesso?

Il ciclone tropicale, che ha colpito la Grecia, ha riportato alla ribalta il tema di queste tempeste così insolite sul Mediterraneo, ma che stanno crescendo di frequenza negli ultimi anni, probabilmente in piena correlazione con il riscaldamento del clima che surriscalda le acque del Mare Nostrum.

Bacini di formazione dei cicloni tropicali sul Mediterraneo, secondo uno studio e un’elaborazione di Daniele Bianchino da http://www.medicanes.altervista.org/

Il fenomeno, per quanto sorprendente, è ben noto ai meteorologi. Il termine medicane è una contrazione dell’inglese “Mediterranean Hurricane”, tradotto letteralmente come uragano mediterraneo, sebbene ci siano delle sfumature che non possono renderli del tutto paragonabili con i “cugini” oceanici.

Anzitutto è bene evidenziare che gli uragani mediterranei sono la forma più intensa dei cosiddetti TLC del Mediterraneo. La sigla TLC sta per Tropical Like Cyclones, ovvero cicloni simili a quelli tropicali. Nel Mediterraneo, non essendo un mare tropicale, i TLC solo raramente raggiungono intensità da uragano.

Ma dove si possono formare più facilmente i cicloni tropicali? Anzitutto il periodo più propizio è quello autunnale, specie i mesi da settembre a novembre allorquando le acque del mare posseggono ancora molto calore a disposizione. Ci sono però stati casi di ciclogenesi tropicali anche in altri periodi.

Ciclogenesi più numerose sul Basso Ionio

Gran parte del bacino del Mediterraneo può essere interessato dalla formazione di un cosiddetto Medicane. L’area più sensibile appare essere quella del Mar Ionio, con le aree dell’Italia Meridionale e della Grecia occidentale a maggior rischio impatto. Esattamente quanto successo con Ianos questi giorni.

Il sud del Mar Ionio è l’area prediletta per la formazione dei TLC, perché è una delle zone con le acque più calde del bacino del Mediterraneo e poi perché le terre emerse si trovano a distanza e la circolazione ciclonica ha quindi più tempo per strutturarsi e intensificarsi.

Ci sono molti esempi di cicloni tropicale in quest’area. Basti pensare che gli ultimi tre fenomeni, con Ianos, sono stati osservati nella stessa area geografica. Appena due anni fa ci fu Zorbas, che sempre a fine settembre 2018 ebbe un’evoluzione e una traiettoria molto simile a Ianos.

Anche il Mar Tirreno e le acque che si estendono tra le Isole Baleari e la Sardegna sono zone favorevoli. Diversi fenomeni sono stati osservati anche nel Golfo del Leone, come quello del 7 novembre 2011, ribattezzato come uragano mediterraneo Rolf.

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