C’è poco di cui meravigliarsi se passeremo in pochi giorni da condizioni di Alta Pressione che appariva di interminabile durata, ad una improvvisa burrasca che avrà sembianze invernale. Questo può tranquillamente succedere in novembre. In base alle proiezioni, il cambiamento appare rilevante, eccessivo, come siamo abituati a osservare negli ultimi anni.
Anzitutto sarà uno sconquasso della circolazione emisferica, dopodiché avremo le più o meno ovvie conseguenze a livello di condizioni meteo climatiche. Conseguenze che dovrebbero manifestarsi pesantemente un po’ in tutta Europa: da un lato un possente Anticiclone, dall’altro lato vari tentativi di irruzioni d’aria fredda.
Restringendo il campo di osservazione al Mediterraneo, probabilmente avremo una netta contrapposizione tra una poderosa Alta Pressione e un’azione fredda retrograda orientale. Erano questi, sino a ieri, i due elementi sui quali ragionare. Oggi, invece, qualche modello previsionale complica ulteriormente l’evoluzione inserendone un terzo: il freddo artico. Che sia freddo orientale o freddo artico non importa, quel che conta è che il risultato rischia di essere uno solo: l’Inverno.
Inverno in anticipo sulla tabella di marcia, ovvio, ma non scordiamoci che si sta ragionando sull’ultima decade di novembre o comunque sulla seconda metà del mese. Significa che, statistiche alla mano, i primi seri raffreddamenti vanno assolutamente messi in preventivo. Se a fine settembre, poi a ottobre erano stati precoci, i freddi novembrini sono tutt’altro che anomali.
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Ma il vero sconquasso sta avvenendo ben al di sopra delle nostre teste: in stratosfera abbiamo il “solito” rinforzo del Vortice Polare. Probabilmente raggiungerà livelli record tra fine mese e i primi di dicembre, ma ricordiamoci che non sempre Vortice Polare forte = Inverno finito è un’equazione dal risultato scontato.
Potrebbero subentrare alcuni elementi di disturbo, determinanti nel garantirci la dinamicità invernale che ricerchiamo. Dinamicità che potrebbe voler dire rapidi passaggi perturbati, anche nord atlantici e quindi freddini, intervallati da temporanee rimonte anticicloniche. Questo tipo di scenario, considerando ciò a cui stiamo andando incontro, sarebbe letteralmente una manna dal cielo perché ci permetterebbe di scongiurare lunghe fasi di dominio dell’Alta Pressione.
Abbiamo bisogno di dinamicità o comunque di un periodo di precipitazioni. Deve nevicare, deve piovere, deve anche far freddo. Lasciamo che l’Anticiclone se ne stia ritirato a ovest, se poi dovesse tornare a trovarci – evento assai probabile – dovremo sperare che non si creino le condizioni ideali per un suo lungo stazionamento. Altrimenti saranno dolori…
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