La NASA ha condotto recentemente un’esercitazione, coinvolgendo le agenzie spaziali mondiali, per verificare in che modo affrontare l’emergenza costituita da un ipotetico asteroide diretto verso la Terra. Si è trattato a tutti gli effetti di una simulazione dell’evento, della durata di una settimana.
Di giorno in giorno le agenzie studiavano più nel dettaglio l’asteroide, che poteva colpire la Terra entro 6 mesi. L’obiettivo era quello di una cooperazione fra tutti per capire tutte le armi da mettere in campo per fermare il sasso spaziale.
L’esercitazione non ha purtroppo sortito effetto positivo. Il gruppo di esperti planetari ha infatti dovuto verificare che nessuna delle tecnologie attualmente esistenti sulla Terra poteva deviare l’asteroide o distruggerlo, impedendo che esso ci colpisse, nonostante un periodo di 6 mesi coperto dalla simulazione.
I partecipanti alla simulazione hanno preso in considerazione varie missioni in cui un veicolo spaziale andava a distruggere l’asteroide o a deviare il suo percorso. Una simile missione non era pronta prima dell’impatto dell’asteroide previsto entro 6 mesi.
La simulazione si è quindi conclusa con lo schianto della roccia spaziale sull’Europa dell’Est. Queste esercitazioni, che servono sempre più a coordinare tutti gli organi deputati a scongiurare un potenziale impatto, mettono in evidenza che il Mondo attualmente è impreparato per fronteggiare un tale evento.
Sulla base di quanto noto, fortunatamente non c’è nessun asteroide che pone una tale minaccia simile a quella dell’esercitazione. In futuro però non è escluso, visto che almeno due terzi degli asteroidi potenzialmente più pericolosi sono al momento ancora sconosciuti.
Per tale ragione, la NASA e le altre agenzie spaziali provano ad accelerare per arrivare ad essere pronti al più presto a difendere il Pianeta dai pericoli provenienti dallo Spazio, anche con uno spazio di preavviso molto breve.