La presenza dell’Alta Pressione ha rinnovato i timori del passato, allorquando le strutture anticicloniche si inserivano in pianta stabile sul Mediterraneo.
Veniamo da un Inverno che dal punto di vista meteo ha riservato momenti emozionanti, sia per chi ama questa stagione sia per chi invece non la ama proprio. E’ stata una stagione dinamica, che mai come quest’anno si è avvicinata ai fasti del passato. Poi, improvvisamente, le carte in tavola sono cambiate. Un cambiamento per certi versi inaspettato, tant’è che riponevamo speranze in un marzo fortemente invernale. Non perché ci piacesse l’idea, non siamo qui a esprimere gusti personali, ma perché vari elementi sembravano puntare in quella direzione.
Invece no, l’Alta Pressione si è rifatta sotto e potrebbe tornare in auge nelle prossime settimane. Stiamo andando incontro a un suo indebolimento, questo è vero, ma dovendo necessariamente tenere conto non soltanto dei modelli previsionali ma di tutti gli elementi atmosferici non possiamo non constatare il “rischio persistenza”.
Rischiamo lunghe fasi anticicloniche, specie nella seconda metà di marzo. Fasi caratterizzate da temperature superiori al di sopra delle medie stagionali, quindi ricche di anomalie termiche positive consistenti. Il motivo è semplice: perché l’Alta Pressione potrebbe avvalersi dell’aria mite del Nord Africa.
Non una novità, direte voi… Vero, ma per come si stavano mettendo le cose avremmo scommesso in ben altri scenari primaverili. Poi per carità, nulla è scritto e nulla è certo, fatto sta che le quotazioni anticicloniche crescono di giorno in giorno.