Sale l’attesa sul prossimo inverno e si fanno le ipotesi più disparate alla ricerca di indizi su una possibile evoluzione media della stagione. Lo scorso inverno fu davvero uno dei più caldi mai registrati, complice un Vortice Polare fortissimo per l’intero trimestre freddo.
L’autorevole centro meteo degli USA, esistente dal 1962, ha da poco pubblicato le previsioni a lungo raggio per la stagione invernale per l’Europa. Chiaramente si tratta di una tendenza di massima, che suddivide l’Europa in macro aree descrivendo il possibile scenario medio che potrebbe caratterizzare l’inverno.
Secondo le tracce prospettate da AccuWeather, si annuncia un inverno movimentato per il Sud Europa. Con il passaggio dall’autunno all’inverno, la principale traiettoria per le tempeste sembra spostarsi alle nostre latitudini, colpendo in pieno anche il Mediterraneo.
In sostanza si avrebbero perturbazioni frequenti, rispetto a quanto visto negli ultimi anni, in Spagna, Portogallo e Francia Meridionale, ma anche l’Italia. La stagione invernale sarebbe propizia a grandi piogge, che avrebbero la meglio sull’anticiclone.
Quando si ha una traiettoria di tempeste cicloniche sull’Europa meridionale, non hanno per forza una rapida evoluzione e per questo possono provocare anche localmente maggiori danni, allorquando hanno carattere di persistenza. Ci può essere quindi il rischio di alluvioni, in genere più ricorrenti in autunno.
La tesi di Accuweather non appare favorevole a un inverno però nevoso. Le tempeste potrebbero accompagnarsi a clima relativamente mite, specie sull’Italia. L’inverno ha la possibilità di iniziare con neve a bassa quota a dicembre, ma si prevede che le prospettive per la neve diminuiscano a gennaio e febbraio.
Si annuncia quindi un inverno decisamente diverso dall’anno scorso, quando invece tempeste frequentissime colpivano il Nord Europa. Le tempeste saranno meno frequenti su quell’area e avremo così condizioni invernali localmente più secche del normale, soprattutto tra la Francia e parte della Germania.
Spostando l’attenzione sull’Est Europa, si prevede un inverno ancora più caldo della norma. Non sarà probabilmente eccezionalmente caldo come lo scorso anno e ci potranno essere periodiche irruzioni fredde anche importanti, che difficilmente però si espanderebbero al resto del Continente.