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Inverno, temperature del Mar Mediterraneo, ecco la correlazione con i fenomeni estremi

Il meteo di queste ultime settimane è stato piuttosto freddo in Italia: dopo un autunno estremamente caldo (il più caldo da 200 anni secondo il CNR), l’inverno per ora ha fatto il suo dovere.

Un mese di dicembre non particolarmente anomalo da un punto di vista delle temperature, seguito da una prima parte di gennaio con ripetuti episodi di meteo gelido al Centro-Sud e da una seconda parte di gennaio piuttosto fredda anche al Nord.

Di conseguenza, ci aspetteremmo un Mare Mediterraneo piuttosto freddo. In realtà non è così, po’ meglio non ci sono anomalie fredde degne di nota, mentre il Mediterraneo Occidentale e quello Orientale sono addirittura più miti della media.

Anomalie termiche del Mar Mediterraneo (modificata, cortesia di Weather Bell).

Come mai?

I motivi sono sostanzialmente due.

Il primo è che ci portiamo dietro un’anomalia veramente impressionante dall’autunno, difficile da stemperare per una massa d’acqua: ricordo, infatti, che l’acqua ha una inerzia termica maggiore rispetto alla terraferma, cioè si riscalda e si raffredda più lentamente e con più energia rispetto ai continenti, quindi accumula calore per molti mesi e lo rilascia molto lentamente, anche se arrivano occasioni di meteo gelido;

La seconda è che la prima parte dell’inverno è stata particolarmente mite sul Mediterraneo Occidentale, con alte pressioni ostinate su Penisola Iberica e Francia: in questi luoghi, infatti, il mare non ha fatto a tempo a raffreddarsi adeguatamente, nonostante l’ultimo ingresso freddo sull’Europa occidentale.

La conseguenza generale è che un mare più mite della media fornisce più energia per scambi termici: pertanto, sono statisticamente possibili fenomeni meteo di una certa intensità anche se siamo in pieno inverno.

Pubblicato da Davide Santini

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